Dieci scooter 125 tra i più interessanti, prezzi e consumi

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Adriano Bestetti

13 maggio - 07:18 - MILANO

In città oppure su tangenziali e autostrade, gli scooter da un ottavo di litro continuano a invadere le nostre strade. Sempre più italiani li scelgono per l’uso quotidiano e l’offerta dei costruttori non è mai stata più variegata

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Scooter 125 cc guidabili con la patente B

Gli scooter da 125 cc sono ormai da anni una colonna portante della mobilità in Italia. La possibilità di guidarli con patente B e con patente A1, unita alle doti di praticità e versatilità trasversali a tutto il segmento, li rende infatti molto appetibili per una vasta fetta di utenti, dai pendolari reticenti al trasporto pubblico ai giovanissimi per i quali possono anche rappresentare il primo vero veicolo a motore in assoluto. E da quest’anno, grazie alle recenti modifiche al Codice della strada, sono i benvenuti anche su autostrade e tangenziali, una svolta normativa che ne amplia considerevolmente il raggio d’azione. Nel nostro paese, l’inossidabile Honda Sh125i è ormai da anni il dominatore delle graduatorie di vendita, in questo supportato anche dalla sua versione più economica Mode, mentre il Piaggio Liberty 125, altro modello con ruota alta e padana piatta, si conferma il suo più acerrimo sfidante. Dall’Italia arriva anche l’Aprilia Sr Gt 125, probabilmente la proposta più genuinamente sportiva in circolazione, mentre proviene dalla Francia il Peugeot Tweet, da anni cavallo di battaglia della casa del Leone. La più grande novità appena sbarcata dal Giappone è invece una nuova incarnazione del pratico Nmax di Yamaha, ora disponibile anche nella più rifinita variante Tech Max. L’offensiva da Taiwan si concretizza invece nelle allettanti proposte di Kymco e Sym: la prima schiera l’essenziale Agility S 125 e il filante People S 125, la seconda risponde con l’avventuroso Adx 125 e il sempre popolare Symphony 125. Dieci modelli con altrettante personalità, buoni per il tragitto casa-lavoro e più o meno propensi ad allontanarsi dai contesti urbani: non resta che scoprirli uno a uno.

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