David, 13 mila km e un filotto vista Champions: i suoi viaggi rilanciano Vlahovic titolare?

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Il campionato della Juve riprende con un pranzo vista lago a Como domenica 19 ottobre, e quella sarà la prima di un tris di trasferte - post nazionali - in cui Tudor dovrà gestire le forze e alternare le risorse

Guendalina Galdi

Giornalista

11 ottobre - 14:26 - MILANO

Circa 13mila chilometri. Torino-Montreal, poi Montreal-Harrison (New Jersey), e infine il ritorno in Italia. Jonathan David, insieme allo statunitense McKennie, è lo juventino chiamato a viaggiare di più durante questa sosta per le nazionali con il suo Canada. Una lunga trasferta oltre oceano per due partite: la prima persa 1-0 contro l'Australia a Montréal (7 anni dopo l'ultima volta) nella quale l'attaccante è rimasto in campo 90'; la seconda contro la Colombia nella notte di mercoledì 15, alle 2 italiane. Nessun problema di rientri posticipati - stile Lautaro insomma - ma la stanchezza si farà sentire. 

la fiducia, il fattore-viaggi e le 3 trasferte

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È difficile (eufemismo) buttare giù una prima probabile formazione juventina anti-Como, visto anche che Tudor ha concesso ben 4 giorni liberi a chi è rimasto a Torino, ma la voglia di ritrovare presto in campo il David di Lilla e di fargli sentire senza sosta la fiducia del club molto probabilmente porterà il croato ad affidarsi immediatamente di nuovo al canadese lì davanti. Anche per ribadire che lui è la prima scelta come centravanti. Però a insidiare questo idillio apparente c'è un Vlahovic che scalpita e che darà da pensare a Tudor fino all'ultimo. E il fattore-viaggi, legato a una pausa nazionali impegnativa per chi come David ha dovuto spostarsi in un altro continente, potrebbe incidere; subito dopo, il secondo motivo di pensieri è il triplo impegno in una settimana al rientro dalla sosta. Como-Real Madrid-Lazio, tutte e tre in trasferta. Tre ostacoli che fanno cadere sulla Juve l'ombra del turnover e chissà se e quanto, dopo queste due settimane di stop, investirà l'attacco. David c'è, e Madama spera che il Canada possa rigenerarlo e riconsegnarlo a Tudor ben più determinante e preciso di quanto non sia stato fin qui: ma occhio a Dusan.

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