Otto storie di femminicidi raccontati attraverso la voce di Valentina Romani, l'attrice: ''Un modo per restituire voce a chi non ce l'ha più''

21 maggio 2025 | 17.17
LETTURA: 4 minuti
Otto storie di delitti efferati raccontati con la tecnica della graphic novel animata. Un approccio innovativo che - come racconta all'Adnkronos Marcello Ciannamea, direttore Rai Contenuti Digitali e Transmediali - ha come obiettivo quello di raggiungere anche il pubblico più giovane. Da domani, giovedì 22 maggio, su RaiPlay con i primi quattro episodi, arriva 'Dark Lines - Delitti a Matita', una serie true crime che, attraverso la voce dell’attrice Valentina Romani, presenta storie di delitti feroci mescolando voci, tecniche e stili narrativi: alla ricostruzione del crimine si unisce il linguaggio della graphic novel e dell’illustrazione in movimento. "Con l'innesto della graphic novel, quindi del fumetto, vogliamo puntare a qualcosa di originale che punta all'ibridazione dei linguaggi - ha spiegato Ciannamea nel corso della conferenza stampa di presentazione - uno degli obiettivi della nostra direzione è proprio quello di sperimentare nuovi approcci e nuovi formati capaci di raggiungere il pubblico giovane con messaggi attuali che, come per questo original, permettono di tenere viva la memoria su gravi fatti di cronaca. 'Dark Lines- Delitti a matita' è una nuova sfida affidata al volto e alla voce di Valentina Romani, già nel cuore del nostro pubblico''. La serie true crime è composta da otto episodi, (gli altri quattro saranno in onda su RaiPlay dal 29 maggio, ndr), che saranno trasmessi successivamente anche su Rai2. Ognuno degli otto episodi della serie si sofferma sulle circostanze che hanno portato alla morte violenta giovani donne: da Simonetta Cesaroni a Meredith Kercher, Chiara Poggi e Marta Russo, da Serena Mollicone a Elisa Claps, Nada Cella e Melania Rea. Con un preciso rigore documentale, Valentina Romani ci guida attraverso la storia di puntata per ricostruire i vari passaggi del crimine: i fatti, le dinamiche familiari, le indagini, i sospetti, i possibili moventi e le testimonianze. Per poi raccontare gli interrogatori, i processi e le eventuali condanne o assoluzioni. La graphic novel si innesta nel racconto: una stanza sottosopra, un corpo senza vita, una macchia di sangue, l’arma del delitto, portano il pubblico sulla scena del crimine.
Un dettaglio del viso, un lieve movimento della mano, lo svolazzare di un vestito, un’ombra che fugge nella notte, rivelano un punto di vista, che l’immagine fotografica o di repertorio, non consente di raccontare. 'Dark Lines' è un modo nuovo di fondere elementi tradizionali e stili narrativi alternativi rappresentati in punta di matita e nel totale rispetto dei fatti di cronaca raccontati. '''Dark Lines - Delitti a Matita' è una graphic novel, un viaggio nelle ombre, ma anche un modo per restituire voce a chi non ce l’ha più - ha detto Valentina Romani in conferenza stampa -. Essere parte di questo progetto significa per me entrare in punta di piedi in storie dolorose, cercando di raccontarle con rispetto e verità. Mi auguro che questo racconto arrivi soprattutto ai più giovani, spesso sommersi da messaggi superficiali e veloci. Se riusciremo, come mi auguro, a far sì che ci si fermi a riflettere, allora il mio contributo avrà avuto un senso. Parlare di violenza non è mai facile, ma è necessario. Perché il silenzio, a volte, può essere la forma più insidiosa di complicità''. "I fatti di cronaca che abbiamo scelto per 'Dark Lines - Delitti a Matita' sono tutti casi molti significativi, molti dei quali ancora aperti - ha spiegato ancora Ciannamea all'Adnkronos - alcuni sono avvenuti molti anni fa e questo è anche un modo per spiegarli ai tanti giovani che non li conoscono con l'obiettivo di sensibilizzarli sul tema della violenza sulle donne''. ''Disegni di scene del delitto, di processi, di testimonianze e di ipotesi, di volti per identikit - ha aggiunto Tito Faraci, fumettista e sceneggiatore della serie tv - sono tanti i modi in cui le matite hanno raccontato il crimine e aiutato chi lo ha indagato. Il legame è strettissimo, con una profonda influenza sull’immaginario collettivo. Il disegno ha una forte credibilità, su un piano concreto, che riguarda i fatti. E, allo stesso tempo, su un livello emotivo, perché forti e reali sono i sentimenti che suscita'', ha concluso.
Tag
Vedi anche