La figlia del Pibe de oro al processo per la morte del padre: "Un posto disgustoso, nessun essere umano avrebbe dovuto trovarsi in un luogo così, figuriamoci mio padre nelle sue condizioni di salute"
16 aprile - 18:10 - MILANO
Il processo per la morte di Diego Armando Maradona - che vede sette operatori sanitari accusati di negligenza nella morte dell'ex calciatore - si "arricchisce" (si fa per dire) di una nuova testimonianza. Si tratta di quella di Dalma Maradona, una delle figlie di Diego, che martedì scorso ha puntato il dito contro chi avrebbe dovuto curarsi di Maradona in un momento delicatissimo: "La stanza in cui stava mio padre era disgustosa: puzzava di urina, nessun essere umano avrebbe dovuto trovarsi in un posto del genere, figuriamoci mio padre in quelle condizioni di salute". Dalma, sostanzialmente, afferma di essere stata in qualche modo "fregata" dall'equipe medica che avrebbe dovuto seguire Diego da vicino: "Ci promisero un ricovero domiciliare che non è mai avvenuto. Ci hanno fatto credere in qualcosa che non è mai esistito. Siamo stati ingannati nel modo più crudele, pur di sostenere quella bugia". Il processo proseguirà nelle prossime settimane e non è ancora chiara quale sarà l'evoluzione della vicenda. Di sicuro, però, la testimonianza della figlia di Maradona getta ulteriori ombre sulla morte di Diego.
La Gazzetta dello Sport
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