"Decine di migliaia di lavoratori,
studenti, attivisti per la pace e associazioni palestinesi in
piazza in varie città per chiedere di fermare il genocidio in
corso in Palestina e rompere ogni collaborazione con Israele".
E' il resoconto dello sciopero generale di oggi indetto dai
sindacati di base con manifestazioni in diverse città italiane,
tra cui a Milano, Roma, Torino, Genova, Trento, Firenze e
Napoli. Tra le richieste delle varie sigle - spiega la Cub -
"salari più alti e scelte economiche a favore di famiglie,
welfare, scuola e trasporti locali".
Per effetto della protesta si sono registrate "numerose
cancellazioni e ritardi nel trasporto ferroviario e aereo, con
le linee metropolitane di Milano, Genova, Roma e Napoli a
singhiozzo fino a stasera".
La Cub parla di "manifestazioni e cortei da nord a sud,
contro la guerra e l'economia di guerra e a favore di una
politica economica volta a rifinanziare i servizi pubblici e a
ridare dignità e potere d'acquisto ai lavoratori e alle famiglie
italiane".
Alla protesta, indetta da Cub, Usb, Sgb, Adl e Cobas, hanno
partecipato anche le associazioni che riuniscono e rappresentano
i cittadini palestinesi in Italia.
"La richiesta non più rinviabile - si legge in una nota - è
che il governo lavori per la pace, interrompa le relazioni
diplomatiche ed economiche con Israele e investa molto di più su
scuola, trasporti e welfare". A Milano una delegazione aveva
chiesto di essere ricevuta dal sindaco Giuseppe Sala, che però
"ha rifiutato di aprire le porte del comune ai manifestanti" che
avevano terminato il corteo proprio sotto le finestre di Palazzo
Marino in piazza della Scala".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA