Conceiçao: "Grande delusione. Il mio futuro? Ora finiamo con dignità, poi ne parliamo"

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Il tecnico rossonero: "Potevamo fare di più ma sono partite che si decidono nei dettagli. In ogni duello occorre metterci tutto e pensare che sia quello decisivo, questo è un po' lo specchio di tutta la stagione"

Marco Pasotto

Giornalista

15 maggio - 00:29 - ROMA

E adesso non resta che stare a vedere se le parole del dt Moncada poco prima del fischio d'inizio ("Il futuro dell'allenatore non dipende da questa partita, abbiamo la massima fiducia in lui") avranno una coerenza nelle decisioni a fine stagione, oppure si riveleranno le classiche frasi di circostanza che non si negano a nessuno, ma tali restano. D'altra parte anche Pioli, se si va a ripercorrere le dichiarazioni dei dirigenti lungo la scorsa primavera, pareva godere di buone garanzie nella permanenza a Milanello. Ad ogni modo non è ancora arrivato il momento delle comunicazioni ufficiali, per un semplice motivo: l'addio alla Coppa Italia per il Milan non equivale alla conclusione virtuale della stagione. Grazie alle tre vittorie di fila in campionato, e agli stenti altrui, i rossoneri hanno migliorato la classifica e possono ancora agganciare un posto in Europa - verosimilmente in Conference - per la prossima stagione. Certo, non sarà facile: domenica si torna all'Olimpico, contro la Roma che insegue la Champions. Piuttosto, nelle riflessioni del club non potranno non essere valutate le modalità con cui il Milan ha perso questa finale: irriconoscibile nella mancanza più o meno assoluta di reazione dopo il vantaggio emiliano, incapace di alzare il ritmo e provare a dare intensità a un gioco che il Bologna ha potuto leggere in tutta serenità. E' questo il fattore più grave in vista delle ultime due di campionato, dove i rossoneri sono chiamati a una doppia vittoria, se vogliono accarezzare ambizioni europee.

duelli

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A Sergio Conceiçao non è riuscita la doppietta stagionale che al Diavolo mancava dal 2007-08 (altre coppe per importanza, peraltro) e, allo stesso tempo, ha interrotto il recente percorso virtuoso che in qualche modo stava rendendo meno assodato il suo futuro lontano da Milanello. "Un primo tempo equilibrato, abbiamo avuto due situazioni per segnare. Nella ripresa potevamo fare di più, poi è arrivato il gol del Bologna, con un pizzico di fortuna e un po' per bravura. Ma nel secondo tempo si è giocato molto poco. L'arbitraggio? Lasciamo stare, se no poi mi si dice che mi lamento, non c'è solo la situazione con Gabbia. Ad ogni modo, abbiamo vinto la Supercoppa, siamo arrivati fino in fondo alla Coppa Italia, ora finiamo con dignità in campionato. Mi spiace per i tifosi, è una delusione per tutti, potevamo fare di più ma sono partite che si decidono nei dettagli. A fine partita siamo tutti bravi, prima della partita ho fatto le scelte che dovevo fare. Sono stato giusto con me stesso, in base alla preparazione che avevamo fatto. Adesso, ovvio, è un po' diverso, perché sappiamo cosa non ha funzionato. In ogni duello occorre metterci tutto e pensare che sia quello decisivo, questo è un po' lo specchio di tutta la stagione. Arrivederci alla prossima Coppa Italia? Ci vediamo domenica in campionato. Ho tanti pensieri su questa partita ora, la mia testa ora è capire che cosa non è andato oggi. Bisogna finire il campionato con dignità, poi ne parliamo".

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