Il tecnico del Milan in occasione della Festa della Mamma: "Ho perso la mia a 18 anni e il dolore non va mai via. Ditele che l'amate tutti i giorni"
11 maggio - 16:12 - MILANO
La seconda domenica di maggio, come ogni anno, è dedicata alla Festa della Mamma. Anche l'allenatore del Milan ha voluto celebrarla in una lunga intervista rilasciata a MilanTv. "Chi ha la mamma, chi ha genitori, vivi, in questa vita, è ricco e non lo sa delle volte". Queste le prime parole di Sergio Conceiçao, che purtroppo ha perso la sua, Maria Alice, 31 anni fa. "Io sono uno degli 8 figli che ha avuto - ha raccontato il portoghese -, tutti ricevevamo un amore che non è spiegabile. Non si può trasmettere a parole quello che sentivamo io e miei fratelli. Siamo cresciuti nella difficoltà, tante. Papà lavorava, mamma si occupava dei figli. Anche lei lavorava tanto, con tanto amore e affetto. Era una donna... il mio punto di riferimento. Ci sono dei momenti dove delle persone sono più felici di altre, ma anche in quei momenti c'è sempre un lato un po' nero in me, non sono pienamente felice, perché mi manca tanto. E ancora oggi è così...".
percorso
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La mamma di Conceiçao è scomparsa quando il tecnico aveva 18 anni, pochi anni prima aveva perso il papà. "Il percorso che ho avuto a livello famigliare mi ha dato questa forza... (si emoziona, ndr.). Anche quando avevo 4 anni ho perso un fratello che ne aveva 12. Poi papà è morto che ne avevo 15, quasi 16, e la mamma aveva già avuto un ictus ed aveva il lato sinistro paralizzato, non era autonoma. E alla fine io, piccolino, perché i miei fratelli sono più grandi me, ho dovuto fare tutto con la mia mamma: aiutarla in tutto, a fare la doccia, a mangiare. Sono stati anni in cui ho vissuto un amore più grande, un legame che non posso spiegare a parole quello che significa. Non avevamo soldi ma un amore così grande. Ricordo sempre una frase: 'Chi ha la mamma è ricco e non lo sa', ed è vero".
rapporti
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"Mamma non mi ha mai sgridato. Papà era duro, tosto, difficile - prosegue Conceiçao -. Mamma era la tipica madre che protegge i figli, aveva sempre una parola bella da dire. La persona più importante per me, anche se non voglio dimenticare mia moglie sennò si arrabbia (ride, ndr). Alla fine c'è l'abitudine al dolore, ma resta sempre. Sono abituato a questo dolore e riesco a vivere ed andare avanti". Cosa direi oggi ai miei genitori? Io lo dico sempre quando vinco i titoli e fumo il sigaro, le prime parole sono per loro. Mi hanno insegnato, a volte senza parlare, mi hanno trasmesso dei valori importantissimi che mi porto dentro ancora oggi. Sono la base del mio carattere, della mia personalità e della mia voglia di arrivare, di avere successo. È anche per loro. Come professionista, ma anche come uomo. Ho 5 figli, sono la mia luce, la mia vita, e sono orgoglioso nel passargli questi valori che mi hanno insegnato e trasmesso".
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Conceiçao chiude con un augurio per tutte le mamme: "Un augurio a tutte le mamme, a tutte le donne di questo mondo perché è grazie a loro che questa società, il mondo, va avanti, senza dubbio. Veramente, chi ha la fortuna, la ricchezza di avere i genitori, in questo caso la mamma, ne deve approfittare e dire tutti i giorni una cosa che prima non dicevamo mai: 'Ti amo'. Perché mi manca oggi, e se fosse stata qua gliel'avrei detto tutti i giorni. Ti amo, perché è davvero un sentimento che provo e penso che i figli debbano avere per la mamma".
La Gazzetta dello Sport
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