Il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha spiegato la necessità di introdurre in Europa le E-car, auto piccole a basso impatto prodotte nel nostro continente e vendute sotto i 15.000 euro. Parametri che oggi fanno scalpore, ma che fino a pochi anni fa rappresentavano la norma nel mercato. Ecco che modelli erano acquistabili al di sotto di questa soglia nel 2019
Matteo Corsini
13 settembre - 08:02 - MILANO
Recentemente il presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, si è espresso in merito alla necessità di mettere a disposizione dei cittadini europei una gamma di vetture cosiddette "E-car". Ossia, auto piccole e dal prezzo inferiore alla soglia dei 15.000 euro, prodotte in stabilimenti interni all'Unione attingendo da una filiera di componentistica contenuta quanto più possibile tra i confini europei. Questa la possibile via indicata per contenere l'impatto della concorrenza estera, anzitutto cinese, sull'occupazione nel settore automotive, tra i più "pesanti" del Continente in questo senso, e anche per accelerare sulla transizione verso la mobilità elettrica, a dieci anni dall'entrata in vigore dello stop alle auto endotermiche del 2035. Una norma che potrebbe essere modificata, come affermato nel corso dell'udienza di Von der Leyen, nella quale il presidente della commissione europea ha comunque affermato che: "Il futuro dell'auto resta elettrico".
uno sguardo indietro
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Auto compatte, sotto i 15.000 euro, accessibili... tutte qualità che fino a qualche anno fa non avrebbero certo stupito, menchemeno guadagnato il peso mediatico immediatamente raggiunto dalle futuribili "E-car". E questo perché, dall'introduzione dell'euro fino al 2019, in Europa non sono mai mancate vetture piccole proposte a meno di 15.000 euro di listino. A rendere interessante per i consumatori l'ipotesi delle "E-car" è infatti l'incremento dei prezzi delle vetture piccole osservato negli ultimi cinque anni, al punto che oggi il listino italiano comprende solo una manciata di modelli sotto i 15.000 euro, di cui pochissimi produzione europea. Aumenti generalizzati che trovano comunque più di una giustificazione, dalle nuove problematiche geopolitiche che hanno fatto lievitare i prezzi di energia e materie prime all'introduzione di nuove classi antinquinamento più restrittive (seppur comunque l'Euro 7 sia stato ridimensionato rispetto agli obiettivi originari). E non vanno escluse anche le nuove normative europee sulla sicurezza, che introducono standard di cybersecurity e crash test più severi oltre a una serie di dotazioni obbligatorie, come la frenata automatica di emergenza, il mantenimento di corsia e la lettura dei cartelli stradali. Infine, non va ignorato che anche i requisiti medi degli automobilisti si siano spinti verso l'alto dal punto di vista delle aspettative di dotazione, con accessori come il mirroring dello smartphone diventati quasi fondamentali per la maggior parte dei clienti.
accessibili
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Per questo motivo, abbiamo preso in esame il listino italiano del 2019, l'ultimo anno di relativa "normalitá" prima dell'epidemia di Covid e le varie conseguenze comportate. E il resoconto è eloquente: sei anni fa, nel listino italiano erano ben 34 i modelli acquistabili a meno di 15.000 euro, da citycar di segmento A fino ad arrivare a compatte di segmento B e persino a qualche Suv. Di seguito, la lista delle vetture, nell'allestimento base, acquistabili in Italia nel settembre del 2019 a meno di 15.000 euro:
- Dacia Sandero: da 7.600 euro
- Dacia Logan: da 8.850 euro
- Skoda Citigo: da 10.290 euro
- Citroen C1: da 10.700 euro
- Hyundai i10: da 10.950 euro
- Kia Picanto: da 11.150 euro
- Seat Mii: da 11.280 euro
- Suzuki Celerio: da 11.290 euro
- Renault Twingo: da 11.450 euro
- Volkswagen Up: da 11.500 euro
- Fiat Panda: da 11.550 euro
- Ford Ka+: da 11.700 euro
- Mahindra Kuv100: da 11.990 euro
- Toyota Aygo: da 12.000 euro
- Dacia Duster: da 12.200 euro
- Renault Clio: da 12.750 euro
- Mitsubishi Space Star: da 12.830 euro
- Peugeot 108: da 12.830 euro
- Opel Karl: da 13.420 euro
- Citroen C3: da 13.450 euro
- Lancia Ypsilon: da 13.800 euro
- Suzuki Swift: da 13.990 euro
- Skoda Fabia: da 14.100 euro
- Suzuki Baleno: da 14.100 euro
- Nissan Micra: da 14.150 euro
- Suzuki Ignis: da 14.200 euro
- Mazda 2: da 14.400 euro
- Opel Adam: da 14.400 euro
- Fiat 500: da 14.500 euro
- Dacia Lodgy: da 14.750 euro
- Dr 3: da 14.900 euro
- Dr Evo 5: da 14.900 euro
- Mazda 2: da 14.400 euro
- Dacia Lodgy: da 14.750 euro
- Fiat Tipo: da 14.800 euro
- Dr 3: da 14.900 euro
- Dr Evo 5: da 14.900 euro
le più piccole
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Una lista comprendente prevalentemente volti molto noti nell'automobile "di massa", dei quali però molti, oggi, non sono più in commercio. E questo comporta una sensibile riduzione dell'offerta nei segmenti più compatti del mercato, come visibile anche dagli ingombri dei modelli riportati. Di seguito, considerato che una delle caratteristiche delle E-car sarebbero le dimensioni ridotte, ordiniamo in base alla lunghezza le 34 vetture sotto i 15.000 euro precedentemente menzionate:
- Toyota Aygo: 3,455 mm
- Citroen C1: 3,470 mm
- Peugeot 108: 3,475 mm
- Volkswagen up: 3,540 mm
- Seat Mii: 3,560 mm
- Skoda Citigo: 3,563 mm
- Fiat 500: 3,571 mm
- Renault Twingo: 3,590 mm
- Kia Picanto: 3,595 mm
- Suzuki Celerio: 3,600 mm
- Fiat Panda: 3,650 mm
- Hyundai i10: 3,670 mm
- Opel Karl: 3,675 mm
- Opel Adam: 3,698 mm
- Mahindra Kuv100: 3,700 mm
- Suzuki Ignis: 3,700 mm
- Suzuki Swift: 3,840 mm
- Lancia Ypsilon: 3,842 mm
- Mitsubishi Space Star: 3,845 mm
- Ford Ka+: 3,930 mm
- Skoda Fabia: 3,992 mm
- Citroen C3: 3,996 mm
- Nissan Micra: 3,999 mm
- Renault Clio: 4,050 mm
- Peugeot 208: 4,055 mm
- Dacia Sandero: 4,058 mm
- Mazda2: 4,060 mm
- Dr3: 4,170 mm
- Dr Evo 5: 4,285 mm
- Dacia Duster: 4,341 mm
- Dacia Logan: 4,346 mm
- Fiat Tipo: 4,368 mm (5 porte)
- Dacia Lodgy: 4,498 mm