Cinture di sicurezza in auto: regole, multe e responsabilità in caso di incidente

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L'obbligo di indossare le cinture di sicurezza riguarda il conducente e tutti i passeggeri che viaggiano in auto. La legge, le sanzioni per chi non le usa e su chi ricade la responsabilità in caso di incidente

Giuseppe Biondo

12 ottobre - 16:57 - MILANO

Le cinture di sicurezza sono ovunque, persino sui veicoli spaziali. E c’è una ragione, se ce le ritroviamo sulle auto, ma anche sugli autobus da turismo e sugli aerei: rappresentano un dispositivo cruciale per la protezione individuale, evitando che, in caso di decelerazione brusca come quella provocata da una frenata improvvisa o da un tamponamento, il corpo venga sbalzato fuori dal veicolo, finisca contro i sedili, il parabrezza o gli airbag, i quali, senza il “freno” delle cinture, servono a poco. In Italia il loro utilizzo in auto per chi siede davanti è obbligatorio dal 1988, dal 1989 deve indossarla anche chi si accomoda dietro. Ci sono eccezioni? Quali sono le sanzioni, e su chi ricade la responsabilità per il mancato uso delle cinture di sicurezza in auto?

IL CODICE

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A disciplinare l’uso delle cinture di sicurezza in auto è l’articolo 172 del Codice della strada. Al comma 1, il testo stabilisce che il conducente e i passeggeri “hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia". La prescrizione è semplice e chiara: tutti gli occupanti di un’auto devono indossare la cintura di sicurezza, a prescindere dalla circostanza (in movimento o ferma). Al comma 8, il testo stabilisce chi è esentato dall’obbligo: le forze dell’ordine, le forze armate, i vigili del fuoco e gli operatori sanitari durante un’emergenza, i conducenti dei mezzi per la raccolta e il trasporto di rifiuti, i vigilanti impegnati in un servizio scorta, gli istruttori di guida. E ancora chi, indossando la cintura, correrebbe un rischio maggiore del beneficio, a causa di una gravidanza, di una particolare patologia o di una condizione fisica. In quest’ultimo caso occorre avere con sé la certificazione da mostrare agli organi di polizia.

SANZIONI

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Chi non è esonerato dall’obbligo della cintura di sicurezza in auto e non la indossa è soggetto a una multa tra 83 e 332 euro. Inoltre, chi viene sorpreso per almeno due volte in due anni a violare l’obbligo è soggetto, oltre alla multa, alla sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. Chi invece, pur usando la cintura di sicurezza, ne ostacola o ne altera il funzionamento è soggetto a una multa da 41 a 167 euro.

RESPONSABILITÀ

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Essendo in vigore da decenni l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza in auto, la giurisprudenza propone diverse sentenze sulla ripartizione delle responsabilità in caso di incidente con conseguenze più o meno gravi ai passeggeri a causa del mancato uso delle cinture. In particolare, la Corte di cassazione ha espresso più volte il principio secondo il quale prima di iniziare o proseguire la marcia il conducente è tenuto a controllare che questa avvenga “in conformità delle normali regole di prudenza e di sicurezza, esigendo che il passeggero indossi la cintura di sicurezza fino a rifiutarne, in caso di sua renitenza, il trasporto o ad omettere l'intrapresa della marcia" (sentenza 9311/2003). Ragione per cui la responsabilità del danno non può ricadere esclusivamente sul passeggero che non ha indossato la cintura, ma è da ripartire con il conducente.

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