Se il cinema è sogno, il red carpet è il suo 'pigiama party glamour': tutti vogliono brillare, ma non tutti ci riescono. Alla Festa del Cinema di Roma 2025, tra scollature da standing ovation e abiti che sembravano urlare "aspetta, non sono pronto per uscire", abbiamo assistito a un vero spettacolo di moda. Ecco la nostra pagella, ironica e affettuosamente spietata.
Angelina Jolie: in versione dark queen con un abito nero, la protagonista di 'Couture' urlava “sono immortale, e tu lo sai”. Eleganza scolpita, sguardo da Oscar, e un ritorno che ha fatto tremare il tappeto rosso.
Kasia Smutniak: Armani Privé (e già solo per questo è nel nostro podio), scollo vertiginoso, schiena nuda e tattoo a vista. Un mix letale di classe e audacia. Voto: 10.
Luisa Ranieri: la sensualità fatta persona. Velluto, spacco, sorriso magnetico (che è quello che la veste di più). Se il red carpet fosse una gara, per noi lei avrebbe già vinto.
Paola Cortellesi: minimalismo vincente per la presidente di Giuria del Concorso. Un abito che dice "sono qui per il cinema, non per Instagram". E' Paola, e noi la applaudiamo.
Cristiana Capotondi: Alberta Ferretti, eleganza boho chic e grazia innata. Tre ingredienti per un look che sussurra eleganza senza mai gridare ma facendosi notare. Ci piace, brava Cri!
Maria Esposito: come ti immagini le super eroine? Con treccia nera chilometrica e abito bianco da favola. Spalline imbottite, outfit lungo alla caviglia e firmato dallo stilista Francesco Scognamiglio. Rosa Ricci chi? Qui c’è una diva in ascesa, anche nel look.
Matilda De Angelis: il velluto nero, se saputo usare, è il top del glam. Matilda solca il tappeto rosso con un abito bustier, audace ma centrata. I capelli effetto bagnato tirati indietro ad evidenziare lo sguardo dettaglio super. Matilda, Matilda, Harry Belafonte ti esorta a continuare così.
Eleonora Daniele: uscire in 'total red' su un red carpet significa osare parecchio. Ma Eleonora Daniele lo fa con un abito misurato e femminile, con scollo a cuore e maniche a sbuffo, e l'effetto non è niente male. Promossa.
Stefano Accorsi: il classico che non stanca. Completo scuro, portamento da attore vero. Non nascondiamoci neanche che quella forma fisica a 54 anni suonati aiuta parecchio. Promosso senza esitazioni.
Luca Argentero: il fascino non si compra, ma lui lo indossa come fosse su misura. Completo impeccabile, barba perfetta, sguardo da gentleman. Luca, un consiglio: un po' meno perfettino, un dettaglio più 'grunge', e raggiungi il top.
I 10 bocciati: con affetto
Jennifer Lawrence: l'attrice indossa il look numero 26 della prima collezione Dior disegnata da Jonathan Anderson, nuovo Direttore Creativo della maison. Gonna in tulle, pullover e scarpe nere. Eleganza moderna? Forse. Ma sembrava più pronta per un brunch a Brooklyn che per il red carpet romano. Jenny nostra, ma perché? Anzi, why?
Pilar Fogliati: ci spezza il cuore metterla qui, perché per noi Pilar va bene anche con una tuta da saldatore. Ma, dopo l’abito arancio lucido della conferenza stampa, il look patchwork sfoggiato sul red carpet, con gonna blu lucida, corpetto fucsia e coprispalla oro, sembrava uscito da un musical anni ’80 ambientato in una discoteca di provincia. Ti adoriamo, Pilar, ma stavolta no.
Isabella Rossellini: icona assoluta, ma l’abito - stavolta - non è azzeccato. L'abito lungo floreale in seta con dettagli leopardati firmato Dolce & Gabbana era stato infatti già indossato dall'attrice ed ex modella ai Bafta in febbraio. Ora, è vero che siamo in tempi di risparmio ecologista, ma sul tappeto rosso vogliamo sognare.
Isabella Ferrari: abito che non valorizza, trucco troppo marcato. Un passo falso per una veterana del tappeto rosso.
Rita Rusic: premessa: a noi gli eccessi piacciono. Ma qui le paillettes e le trasparenze in quantità industriale risultavano leggermente 'over'. Rita, adorata... riparliamone a Capodanno.
Alanah Bloor: dalla protagonista di Sandokan il raso rosa effetto 'Barbie' non ce lo meritavamo. Ok l'uso di colori tenui per evocare la bella Marianna, ma se non osano un po' a trent'anni sul tappeto rosso, a cinquanta ci toccherà scrivere degli orsetti sul pigiama...
Francesca Cellini: siamo rimasti un po' perplessi, lo ammettiamo. Quella giacca verde speranza, il fioccone delle elementari ma nero, le scarpe rosse... una rivisitazione della bandiera italiana listata a lutto? No Francesca, non è la Suso Cecchi D'Amico che ci aspettavamo. Ti salva però l'interpretazione in 'Anna'!
Alessandro Borghi: quel completo azzurro Valentino non gli dona. I pantaloni cargo con le tasche e la piega della stiratura gridano vendetta. Alessandro, ci piaci comunque e la bravura si veste da sola, questo è vero...ma su questo red carpet, Maria io esco!
Massimo Boldi: premiato alla Festa per la comicità, il nostro 'Cipollino' milanese ha sfoggiato un look che sarebbe stato impeccabile, ma il papillon proprio non ne voleva sapere di stare dritto. Neanche con l'ausilio di ufficio stampa e giornalisti. L'effetto era un po' carnevalesco, ma Boldi è l'unico che se lo può permettere.
Mattia Carrano: Mattia, ascolta. Lo so che ti hanno detto che il velluto fa molto 'Falsario', e tu sei stato bravissimo. Ma un abito a rigoni, per giunta oversize.....sul red carpet, meglio regalare un po' di freschezza, essù!
Conclusione? Il red carpet romano è sempre un mix di cinema, moda e personalità. Alcuni hanno brillato, altri ci hanno fatto alzare il sopracciglio. Ma in fondo, li amiamo tutti. Anche quando sbagliano outfit.




