"Mi sono piaciute le due
prestazioni, abbiamo affrontato Inter e Borussia Dortmund che
sono squadre fortissime: al momento non si poteva fare di più,
c'è anche un discorso di stanchezza": così il tecnico della
Juventus, Igor Tudor, dopo il 4-4 contro i tedeschi all'esordio
in Champions League. Tra sabato nel derby d'Italia e l'esordio
in Europa contro i gialloneri, la squadra ha subito sette gol:
"Non ho una risposta precisa, di certo sono state partite
particolari e non credo che ne capiteranno tante altre - spiega
l'allenatore - ed è bello che il motto 'fino alla fine' sia
stato rispettato: lavoriamo quotidianamente sulla mentalità e
sul giocare fino all'ultimo minuto, è una cosa che si ottiene
non parlando, ma allenandosi tutti i giorni".
Vlahovic è stato decisivo dalla panchina: "Chi entra ha un
grande spirito, è un bel segnale per la squadra e per me -
conclude Tudor - e i ragazzi stanno capendo un concetto
fondamentale: chi comincia la partita è importante, ma il
risultato si decide alla fine e quindi anche chi subentra ha la
stessa importanza". Infine, sull'arbitro: "Ci ha danneggiato,
c'era un rigore per noi e non c'era quello per loro - conclude
su Letexier - e non ha avuto una grande giornata: questo va
detto".
Niko Kovac ha assaporato una vittoria sfumata proprio negli
ultimissimi minuti di partita: "Bisogna dividere la sfida in due
gare da 45 minuti, gli otto gol sono arrivati tutti nella
ripresa - dice il tecnico del Borussia Dortmund - e abbiamo
fatto una prestazione maiuscola: abbiamo dominato per lungo
tempo una squadra forte come quella di Tudor, sono estremamente
contento". La beffa, però, fa male: "Quelle due reti ci
deludono, ma nel complesso ho visto tante cose belle e me le
porto a casa - conclude in conferenza stampa - e l'importante è
rialzarti quando sei caduto e imparare la lezione: dovevamo
giocare fino all'ultimo e non lo abbiamo fatto, questo mi lascia
un po' di rabbia ma resto contento dei miei ragazzi".
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