Cavallo galoppa e si prende la Maratona delle Dolomiti. Sagan, che show con Indurain e Nibali

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Quasi 8000 persone al via della Granfondo più bella, dominata dal piemontese. Lo slovacco impenna all’arrivo e trascina la folla. Vincenzo: “Me la sono proprio goduta”

Jacopo Gerna

Giornalista

6 luglio - 14:46 - MILANO

La bellezza della Maratona ha sconfitto anche il brutto tempo. Il meteo, argomento che l’ha fatta da padrone nelle ore della vigilia a Corvara, ha graziato i 7964 partenti (di cui 883 donne) della 38ª edizione della Maratona dles Dolomites, scattata come sempre alle 6.30 da La Villa. Si temeva il diluvio, c’è stato solo qualche scroscio nel finale per i ciclisti meno veloci. Del resto, in una Maratona dedicata al tema della Luce (Lum in ladino) non poteva che essere così.

parata di stelle

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La forza della Maratona, diventata nel tempo la Granfondo più apprezzata in tutto il mondo (anche oggi c'erano concorrenti arrivati da ogni parte del mondo) sta nell’affiancare amatori che sognano da una vita di aggiudicarsi un pettorale a un gruppo di vip ed ex ciclisti che si accostano all’evento con l’entusiasmo di chi non è mai salito su una bici in vita sua. Così non devono stupire un Cristian Zorzi in versione gregario di Pippo Pozzato, un Vincenzo Nibali che, con un filo di pancetta che non gli avevamo mai visto, ammette candidamente: “Che bello essermi goduto il Falzarego. Ogni volta che ci passavo da corridore ero sempre a tutta, così è tutta un’altra storia”. Con lui all’arrivo un fenomenale Peter Sagan, che dopo aver concesso un centinaio di foto, è arrivato sul traguardo del percorso classico da 55 km con una delle sue celeberrime impennate, prima di raggiungere gli studi di Rai 2, che come sempre ha coperto l’evento con quasi 6 ore di diretta. Spettacolare l’umiltà di Miguel Indurain, che dopo aver preso con grande calma (per uno col suo motore…) il medio ha commentato: “Vado forte? Ma se sono arrivato assieme ai primi del percorso Maratona…”.

al galoppo

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Il percorso lungo, 138 km, 4250 metri di dislivello e il micidiale Passo Giau, è stato vinto dal piemontese Luca Cavallo, ex Under 23 di spessore che ha corso anche da stagista con la Bardiani, prima di scegliere la strada delle Granfondo. Il tempo, impressionante, di 4h25’35”, gli vale il successo davanti allo spagnolo David Mayo e a Giiuseppe Orlando, vincitore l’anno scorso: “Tenevo moltissimo a questa vittoria, non è stato facile perché sul Sella mi si è rotto un raggio e in discesa la bici sbandava quando curvavo”. Tra le donne, successo di Roberta Bussone in 5h07’06”.

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