Calcio Freestyle: l'arte del palleggio acrobatico

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Il pallone che diventa una cosa sola con il corpo dell’atleta, un insieme di trucchi spettacolari, i cosiddetti ‘tricks’, che la rendono una vera e propria forma di espressione artistica, in cui gesti e movimenti sfidano spesso le leggi della fisica, combinando tecnica, ritmo e creatività. È il calcio freestyle, una disciplina acrobatica, eredità del calcio da strada, nata attorno agli anni Novanta.

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Conosciuta come ‘l’arte del palleggio’, è la massima espressione tecnica del calcio.La storia del calcio freestyle affonda le sue radici nelle strade e nei cortili di tutto il mondo, dove l'amore per il gioco del calcio si univa alla creatività e alla bravura tecnica. Questa disciplina, nata quasi per gioco, con calciatori amatoriali che sfoggiavano la loro abilità nel controllo del pallone attraverso trucchi e gesti tecnici complessi, col passare del tempo, si è trasformata in una vera e propria forma di espressione artistica e sportiva.Con l'evoluzione calcio freestyle, le esibizioni di strada hanno cominciato a catturare l'attenzione di un pubblico sempre più vasto, trasformando il freestyle in un fenomeno globale. Artisti del pallone da ogni angolo del pianeta hanno iniziato a condividere le loro performance su piattaforme online, attirando così l'attenzione di sponsor e organizzatori di eventi. Ciò ha portato alla creazione delle prime competizioni di freestyle, dove i freestyler si sfidano in battaglie di abilità, tecnica e originalità, giudicate da esperti del settore.Le competizioni hanno contribuito a definire standard e regole per quello che una volta era un semplice divertimento, elevandolo al rango di disciplina sportiva.

Calcio Freestyle: l'arte del palleggio acrobatico

Oggi, il calcio freestyle è riconosciuto come una forma d'arte dinamica e suggestiva, che continua a ispirare giovani atleti e appassionati, contribuendo a diffondere una cultura sportiva incentrata sull'espressione individuale e sulla maestria tecnica. In Italia la prima Scuola Calcio di Freestyle è nata a Roma nel 2014 da un’idea di Dario Piantadosi. A soli 23 anni, dopo aver lavorato con la cantera del Barcellona e con un giovane Neymar, il giovane freestyler ha deciso di fondare la sua scuola nella Capitale con l’intento di creare un metodo di allenamento che migliori le prestazioni di calciatori e freestylers. È iniziata così l’attività di SCF che nel 2018 ha ottenuto il riconoscimento da parte di Opes e CONI di unica realtà formativa di Calcio Freestyle sul territorio nazionale portando le sue skills anche fuori dall’Italia con stage organizzati negli Stati Uniti e gare internazionali. “Le doti di un freestyler? Bisogna avere tanta testa e forza di volontà – ci spiega Dario - Ci vogliono mesi per imparare un trick. Ovviamente il fattore tecnico è importante, ma non è necessario aver giocato a calcio. La tecnica si acquisisce con la pratica. E proprio sulla tecnica individuale si lavora molto, con esercizi per le parti del corpo spesso inutilizzate, o comunque usate meno, nel calcio tradizionale, come suola, tacco, ginocchio, stinco, collo e spalle. È come se avessimo armi in più da usare in campo per ingannare l’avversario; quindi, è sicuramente utile anche per un calciatore professionista”.

Calcio Freestyle: l'arte del palleggio acrobatico

Gli obiettivi, guardando al futuro, sono sempre più ambiziosi: “Mi piacerebbe creare una rete di scuole di calcio freestyle in tutta Roma – aggiunge Dario - e perché no in tutta Italia. Sarebbe bello ci fosse presto una Federazione”.Intanto negli ultimi anni continua a crescere il numero dei praticanti, giovani calciatori e non, che si dedicano a questa disciplina rivolgendosi ai freestylers professionisti, alcuni dei quali arrivano ad avere milioni di followers sui loro profili social (da Andrew Henderson a Sean Garnier per citarne alcuni tra i più famosi), per accrescere il loro bagaglio tecnico. Anche le scuole calcio hanno cominciato ad essere meno diffidenti nei loro confronti, aprendo le porte dei centri sportivi e collaborando con questi funamboli del palleggio, che mettono le loro competenze tecniche e acrobatiche a disposizione dei giovani calciatori. Non chiamateli, però, giocolieri: il calcio freestyle potrebbe essere infatti una delle strade percorribili, come è accaduto in Spagna per esempio negli ultimi anni, per riportare la tecnica al centro della ‘mission’ delle scuole calcio italiane, troppo spesso focalizzate su un’esasperazione tattica, più che tecnica, fin dai primi anni di attività dei bambini.

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