Si stabilizzano le borse europee al
traguardo di metà seduta, riducendo il divario tra chi scende e
chi sale. La migliore è ancora Madrid (+0,95%), seguita da
Milano (+0,82%), Parigi (+0,2%) e Francoforte (+0,1%). Fiacca
Londra (-0,1%). Positivi i future Usa in assenza di dati macro,
mentre gli operatori prendono le misure sui dazi, oggetto di un
supplemento di trattativa con gli Usa. Riduce la corsa l'oro
(+0,36% a 3.385,08 dollari l'oncia), spinto nella mattinata dai
dazi di Washington sui lingotti da 1 Kg. Risale il greggio (Wti
+0,58% a 64,24 dollari al barile) insieme al gas (+0,54% a 33,13
euro al MWh) in vista dell'imminente incontro tra il presidente
Usa Donald Trump e quello russo Vladimir Putin.
Si mantiene sotto quota 79 punti il differenziale tra Btp e
Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in
progresso di 1,3 punti sotto al 3,44% e quello tedesco di 2
punti al 2,65%. Si rafforza il dollaro a 0,86 euro,, mentre si
mantiene stabile a 0,74 sterline.
Sotto pressione il comparto assicurativo dopo i conti
trimestrali dei riassicuratori Munich Re (-6,91%) e Hannover
Rueck (-4,62%), che inglobano le perdite legate alle calamità
naturali in aumento nei primi 6 mesi dell'anno. Pesante anche
Swiss Re (-3%) sulla piazza di Zurigo, mentre in Piazza Affari
scivola Unipol (-3,14%) ed è fiacca Generali (-0,09%), che li ha
diffusi due giorni fa.
Rimbalzano i produttori di semiconduttori Stm (+1,6%) e
Infineon (+1,2%) insieme agli automobilistici Renault (+1,3%)
Stellantis (+1%) e Mercedes (+0,67%). Brillante Pirelli (+1,5%),
mentre azzera il rialzo Campari (+0,06%). Accelera Commerzbank
(+3,51%) tra le banche, spinta dagli analisti di JpMorgan.
Seguono Bbva (+2,58%), Credit Agricole (+2,2%), Banco Bpm
(+1,51%), Unicredit (+1,4%) e Intesa (+1,05%). Più caute
Mediobanca (+0,67%), Mps (+0,5%) e Popolare Sondrio (+0,3%).
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