L'analista finanziario all'Adnkronos: "Il mondo obbligazionario corporate è enorme e le prime avvisaglie di difficoltà generano reazioni a catena"

17 ottobre 2025 | 12.13
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“Ci sono segnali di tensione sul mercato obbligazionario corporate, con due banche regionali statunitensi, Zions e Western Alliance, che hanno annunciato importanti svalutazioni su alcuni grandi debitori. Questo alimenta i timori sulla tenuta complessiva del debito e, di riflesso, sul settore finanziario.” Lo afferma l’analista finanziario Pietro Calì all'Adnkronos, spiegando come la giornata odierna sia dominata da una “paura sistemica, in gran parte emotiva”.
“Il mondo obbligazionario corporate è enorme e le prime avvisaglie di difficoltà generano reazioni a catena. Il venerdì, ormai, è spesso caratterizzato da flessioni importanti, seguite poi da rimbalzi il lunedì. Tuttavia, oggi la debolezza ha colpito anche il settore bancario europeo, con titoli come Mps e Mediolanum particolarmente sotto pressione”, osserva Calì. Secondo l’analista, “le banche italiane non sono coinvolte direttamente, se non a livello emotivo nel breve termine”. Riguardo agli altri comparti, Calì ritiene che “il lusso possa riprendersi bene, e in parte lo ha già fatto”.
Sul fronte domestico, un altro elemento di tensione riguarda “il tema degli extra rendimenti e gli accantonamenti che alcune grandi banche italiane hanno già effettuato. Questi fattori potrebbero limare gli utili, ma restano gestibili”, precisa l’esperto. Calì aggiunge che il mercato “cerca spesso motivazioni per prendere beneficio: molti investitori che avevano acquistato titoli bancari a prezzi bassi e stanno realizzando guadagni del 10, 20 o 30%, colgono l’occasione di segnali negativi per liquidare le posizioni, provocando correzioni sui prezzi”.
“Le valutazioni del settore bancario – conclude Calì – erano e restano interessanti. Dopo un periodo di forte sottovalutazione, i livelli attuali sono più equilibrati, anche se la volatilità di breve periodo resta elevata.” (di Andrea Persili)
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