Si confermano deboli le principali
borse europee dopo l'avvio poco mosso dei listini Usa
all'indomani dell'attacco all'Iran da parte di Washington.
Milano, penalizzata anche dallo stacco di alcune cedole, è la
peggiore, con un calo dell'1,1%. Più caute Parigi (-0,95%),
Francoforte (-0,45%), Londra e Madrid (-0,15% entrambe), mentre
a New York il Dow Jones è poco variato (-0,02%) e il Nasdaq
piuttosto fiacco (-0,28%).
Si stabilizza a 98,2 punti lo spread tra Btp e Bund decennali
tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 0,8 punti
al 3,48% e quello tedesco di 1,6 punti a quasi il 2,5%. Sale il
dollaro a 0,87 euro e oltre quota 0,74 sterline, con l'oro in
crescita dello 0,25% a 3.376,73 dollari al barile. In lieve
rialzo anche il greggio (Wti +0,23% a 74,01 dollari al barile),
più brillante invece il gas naturale (+1,27% a 41,44 euro al
MWh) sulla piazza Ttf di Amsterdam.
A cedere è il compaprto del lusso (con Pandora (-5%), Kering
(-3%), Moncler (-2,14%) e Cucinelli (-1,33%). Segno meno per il
comparto aerospaziale, da Rehinmetall (-2,67%), che insieme a
Leonardo (-2,6%) sta esaminando il dossier di Iveco Defence
Vehicles su cui hanno presentato un'offerta non vincolante a
Iveco (-2,38%).
Cedono anche i bancari Banco Bpm (-1,67%), nel giorno del
riavvio dell'Ops di Unicredit (-1,4%), Popolare Sondrio
(-1,62%), Bper (-1,4%), Bnp (-1,3%) e Intesa (-0,8%). Più cauta
Mediobanca (-0,4%), positiva Mps (+0,46%). Acquisti sui
petroliferi Bp (+1,5%), Shell (+0,81%), TotalEnergies (+0,4%)
ed Eni (+0,25%), che incassa 2 miliardi da Ares in cambio del
20% di Plenitude. In campo automobilistico giù Stellantis
(-1,86%) nel giorno dell'insediamento dell'amministratore
delegato Antonio Filosa, più cauta invece Renault (-0,75%).
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