Nvdia fa il pieno di ricavi e utili, segnalando come il boom dell'intelligenza artificiale continua. I ricavi sono balzati a 35,1 miliardi di dollari, il 17% in più sul trimestre precedente e il 94% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, battendo facilmente le attese degli analisti.
L'utile è raddopiato a 19,3 miliardi (20 miliardi secondo gli standard Gaap), oltre le previsioni del mercato. Nonostante i risultati, i titoli Nvidia calano a Wall Street dove sono arrivati a perdere fino al 5% con le stime per il quarto trimestre dell'esercizio 2025 che non hanno soddisfatto appieno.
Il colosso dei semiconduttori ha previsto ricavi per 37,5 miliardi, "più o meno il 2%", deludendo le previsioni più ottimiste. A pesare è anche il rallentamento della crescita dei ricavi: nei tre trimestri precedenti erano infatti saliti del 112%, del 262% e del 265%. Dall'inizio dell'anno i titoli Nvidia sono saliti di oltre il 200% con la corsa all'IA, facendo schizzare il valore della gigante a 3.600 miliardi. "L'IA sta trasformando ogni industria, società e paese", ha detto il fondatore e amminsitratore dleegato Jensen Huang, sottolineando che il chip Blackwell è ora in "piena produzione".
Fondata nella Silicon Valley 30 anni fa per scommettere sull'IA quando questa ancora era un miraggio, il colosso negli anni è riuscito a capitalizzare sulla sua visione lungimirante: i suoi chip sono usati in molte applicazioni di intelligenza artificiale, inclusa ChatGPT, e i suoi modelli di semiconduttori sono divenuti essenziali per lo sviluppo di sistemi di IA generativa capaci di creare testi e immagini che somigliano molto a quello che un essere umano può produrre. Nvidia controlla l'80% del mercato dei semiconduttori per l'IA. Di recente però la concorrenza è aumentata, con alcuni dei suoi maggiori clienti - da Amazon a Google - che stanno lavorando per produrre i loro chip per l'IA e ridurre la loro dipendenza da Nvidia.
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