Bonicelli risvegliato e poi sedato di nuovo: ha un edema al midollo. Ma cresce la speranza

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Lorenzo resta in terapia intensiva. Esclusi danni neurologici, respira da solo. Con lui i genitori e la squadra

Claudio Lenzi

Giornalista

25 luglio - 23:52 - MILANO

La speranza e intanto il silenzio. Lorenzo Bonicelli, il 23enne ginnasta della nazionale italiana caduto malamente all’uscita dagli anelli nella prova di artistica alle Universiadi estive di Essen, in Germania, resta in terapia intensiva, ma non è in pericolo di vita. Con l’azzurro, operato mercoledì alle vertebre cervicali, ci sono i genitori, il presidente e l’allenatore della sua società - la Ghislazioni Gal di Lecco - oltre ai compagni di squadra, che non sono voluti ripartire per l’Italia. Non filtrano molti altri dettagli dal policlinico tedesco, com’è comprensibile in attesa della prima risonanza magnetica necessaria a verificare l’efficacia dell’intervento, anche se il console generale a Colonia, Luis Cavalieri, ha fatto sapere che Lorenzo ieri "ha aperto gli occhi perché i medici hanno tolto temporaneamente il coma indotto, per vedere se c’erano danni neurologici irreparabili, che sembrano non esserci, per fortuna. C’è, però un edema esteso - ha aggiunto - che si è formato sul midollo e deve riassorbirsi". La speranza resta aggrappata alle testimonianze di chi era presente nella struttura sportiva al momento dell’incidente, e cioè che Bonicelli non ha mai perso conoscenza dopo la caduta, tanto che i medici gli hanno potuto spiegare l’intervento prima di sedarlo. Altri sostengono di averlo visto muovere le braccia nonostante l’imbracatura con la quale è stato immobilizzato per il trasporto in ospedale. Serve fiducia.

L’intervento

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Lorenzo è in ottime mani, si è capito fin dal momento dell’incidente, quando l’azzurro è stato soccorso e poi operato con la massima tempestività. I neurochirurghi hanno provveduto a stabilizzare la colonna vertebrale con l’applicazione di placche e viti alla quinta vertebra cervicale fratturata: in tutto l’intervento non è andato oltre le due ore. Potrebbe anche essere necessario un secondo intervento, stavolta posteriore per stabilizzare definitivamente l’area. Il decorso, intanto, prosegue e Bonicelli, che già mercoledì notte era stato estubato, respira da solo. Appena possibile, l’azzurro tornerà in Italia e sarà preso in carico da una struttura riabilitativa, probabilmente dalle parti di casa a Lecco.

Dinamica

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"Lorenzo è in un momento di assoluta apprensione" ha fatto sapere il padre, che domani dovrebbe tornare in Italia. Resta la mamma accanto al ragazzo. L’augurio è che possa rapidamente dimenticare la caduta avvenuta mercoledì nella fase di uscita dall’esercizio agli anelli. Quel triplo raggruppato provato centinaia di volte che inizia da un’altezza superiore ai tre metri e che probabilmente per un problema di presa alle ginocchia si è scomposto alla seconda rotazione e mezzo, finendo per farlo cadere di testa sul tappeto. Non è il primo infortunio della carriera, a inizio 2019 si era fratturato il femore, ma con grande determinazione è tornato in pedana.

Affetto

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"Se c’è un lottatore, questo è proprio il nostro Lorenzino - lo abbraccia virtualmente il tecnico Alberto Busnari -. Stamani (ieri, ndr) in Accademia c’era un clima surreale con i suoi compagni, tutti sanno che è uno dei migliori ragazzi nel serbatoio della squadra, uno che fa gruppo e non dice mai una parola fuori posto. Da ammirare". Emozionante l’abbraccio postato in una storia dall’iridato del corpo libero Nicola Bartolini. Intanto il presidente federale Andrea Facci ha deciso di recarsi a Essen, anche per non far mancare nulla al ragazzo e alla sua famiglia. Potrebbe seguirlo il presidente della commissione medica Andrea Ferretti, dopo che l’emergenza è stata inizialmente gestita dal dottor Filippo Ferrari (FederCusi). "Lorenzo è una persona che ti contagia per la sua voglia di vivere – lo descrive il presidente della Ghislanzoni Gal Paolo Gilardoni –. Non vediamo l’ora di riabbracciarlo".

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