Betis, il riscatto di Antony: "Finale meritata, ho attraversato momenti difficili..."

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Gol e assist nella partita che ha portato il Betis alla sua prima finale europea. In 4 mesi, l'esterno brasiliano, è tornato a sorridere.

Federico Grimaldi

9 maggio - 11:29

Con le lacrime agli occhi e il cuore colmo di gratitudine, Antony ha abbracciato il momento più bello della sua stagione: la finale di Conference League con il Betis. Dopo mesi difficili, vissuti tra sacrifici e dolore, l’esterno brasiliano ha voluto condividere la sua emozione più grande, dedicando la vittoria alla famiglia e al gruppo squadra: “Ho pianto con mia madre, mia moglie e i miei fratelli. Ce lo meritiamo, dopo tutto quello che abbiamo passato”. Un traguardo che sa di rinascita, dentro e fuori dal campo.

Antony couldn't hold back the tears after helping Betis reach the UECL final... What it means 🥺 pic.twitter.com/ixvczdG0vv

La rinascita di Antony: il nuovo leader tecnico del Betis

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La rinascita di Antonyè iniziata nel momento in cui ha lasciato Manchester per trovare nuova linfa a Siviglia, sponda Betis. Dopo un periodo buio allo United, fatto di pressioni, critiche e vicende personali difficili, il brasiliano ha scelto di ripartire lontano dai riflettori della Premier League. In Spagna ha ritrovato se stesso, il campo, il sorriso. E soprattutto una squadra che ha creduto in lui. La qualificazione alla finale di Conference League è il simbolo di un percorso tortuoso ma profondamente umano. “Ho pianto con mia madre, mia moglie e i miei fratelli - ha raccontato commosso - abbiamo attraversato momenti difficili, ora possiamo goderci ogni istante”.

Alla fine della sfida con la Fiorentina, Antony si è lasciato travolgere da un mix di emozioni: sollievo, gioia, gratitudine. “Quando l’arbitro ha fischiato la fine, è stato come liberarsi di un peso enorme. Era una partita durissima, e forse avremmo potuto gestire meglio alcuni momenti, soprattutto sui calci piazzati. Ma ciò che conta davvero è questo gruppo: giocatori, staff, ogni singola persona che lavora con noi. Giorno dopo giorno siamo diventati una famiglia. E oggi quella famiglia festeggia insieme un traguardo che sembrava impossibile”.

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