Berrettini esalta i 10mila del Centrale di Roma: 6-4 7-6 a Fearnley. Ora Bublik o Ruud

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Il romano agli Internazionali dopo quattro anni: "Tifosi, mi siete mancati! Dalle tribune ho avuto l’energia necessaria per vincere"

Marco Iaria

Giornalista

10 maggio - 13:43 - ROMA

Matteo Berrettini infiamma subito il pubblico di casa, sotto il sole cocente del Foro Italico. E non poteva sognare esordio migliore in questa edizione degli Internazionali, dopo i dubbi della vigilia dovuti all’infortunio agli addominali che 11 giorni fa l’aveva costretto al ritiro a Madrid. Nel secondo turno, il primo per lui da testa di serie n.29, batte in due set un cliente non facile, il britannico Jacob Fearnley, al suo best ranking (57) e giustiziere di Fognini nella precedente partita. Finisce 6-4 7-6 (0) con Matteo che, sulla telecamera, scrive: “Mi siete mancati!”. Già perché non giocava a Roma, nella città dov’è nato e cresciuto, dal 2021, dopo aver raggiunto i quarti nel 2020. Quest’anno, risalito al 30° posto nel ranking, Matteo aveva cominciato molto bene la stagione sulla sua amata terra, con la stupenda vittoria su Zverev a Montecarlo. Poi, a Madrid, i dolori addominali e il forfeit contro Draper. Si è fermato qualche giorno per preservarsi, poi ha lavorato duramente per recuperare la forma in tempo per gli Internazionali. Ed eccolo archiviare la prima fatica ringraziando i tifosi: “Mi hanno dato l’energia necessaria per portare a casa questo match”. Al terzo turno, per lui, ci sarà il vincente tra Ruud e Bublik. 

la partita

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Berrettini fatica a carburare. Sarà per le scorie del periodo di stop, sarà per l’emozione di giocare davanti al pubblico di casa. Fatto sta che nel sesto game deve fronteggiare due palle break, poi sul 4-4 è lui a strappare il servizio al britannico, in un game in cui l’avversario commette un doppio fallo e altri tre errori gratuiti. È la svolta del primo set, che si chiude 6-4. Ma la strada è tutt’altro che spianata. Fearnley è aggressivo, nota che Matteo non si muove benissimo e usa spesso l’arma della palla corta. Un grave errore di diritto a campo aperto dell’azzurro, nel quarto gioco, regala il break all’avversario che poi scappa 4-1. È qui che Berrettini tira fuori le risorse che ha, in una splendida simbiosi con i 10mila del Centrale: il pubblico carica Matteo, Matteo carica il pubblico. Fearnley salva due palle break sul 4-2 ma sul 5-3, in un nono game durato 13 minuti e mezzo, non riesce a sfruttare due set point e subisce l’aggancio. Adesso Berrettini ha preso fiducia ed è salito di livello. Si va al tie break dove il britannico scompare, mentre il romano non sbaglia nulla dominando 7-0.

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