Bayern tra amarezza, rabbia e rimpianti. E le lacrime di Kane, ancora a secco di titoli

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I rimpianti per le tante assenze dei bavaresi fanno il paio col presunto fallo di mano di Lautaro sul gol dell'1-1. E Harry è ancora senza un trionfo in carriera

Elmar Bergonzini

Collaboratore

17 aprile 2025 (modifica alle 09:19) - MILANO

Tanta amarezza. Perché a Monaco c'è la sensazione che senza i tanti indisponibili eliminare l'Inter sarebbe stato alla portata. Tanta amarezza. Perché la finale di questa edizione della Champions League si gioca proprio in Baviera. "Ci farà male, il prossimo 31 maggio, sapere che si gioca una partita così importante nel nostro stadio, senza di noi", ha detto Kimmich. Al termine della gara di San Siro con l'Inter il più provato emotivamente sembrava Harry Kane, che è stato vari minuti con le lacrime agli occhi sotto il settore ospiti. Per l'attaccante inglese, che insegue ancora il primo titolo in carriera, si tratta dell'ennesima occasione persa. 

delusione

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Il Bayern in realtà in Bundesliga ha 6 punti di vantaggio a 5 giornate dal termine. A breve Kane dovrebbe quindi riuscire a mettere le mani su un trofeo. Eppure lui in questa stagione sognava la Champions. Michael Ballack, ex centrocampista del Bayern e della nazionale tedesca, ha provato a mettersi nei suoi panni. "Ogni anno che viene cancellato, ogni anno nel quale perdi l'occasione di vincere titoli, la ferita diventa più grande - ha spiegato -. Capisco le lacrime di Kane perché probabilmente sa che con questa squadra potrebbe ottenere di più. Questo lo hanno percepito i giocatori e lo sa pure lui. Non avrà più molte occasioni, gli anni diminuiscono".

addio

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Chi sicuramente non vincerà più la Champions con il Bayern è Thomas Müller, al quale non verrà rinnovato il contratto in scadenza a luglio (dopo il Mondiale per Club). Al termine della sfida di San Siro è stato acclamato dai tifosi tedeschi, lui ha risposto applaudendo e mandando loro un bacio. Poi ha battuto più volte il pugno sullo stemma del Bayern, prima di dirigersi verso gli spogliatoi. "Il mio corpo ha reagito quando ho sentito i tifosi che mi acclamavano, avevo la pelle d'oca", ha detto. Per lui potrebbe essere l'ultima partita in assoluto in Champions League. Negli ultimi giorni è stato contattato da diversi club (compresa la Fiorentina), ma prenderà in considerazione qualsiasi tipo di offerta solo al termine della stagione. "Al momento onestamente non mi interessa molto quel che sarà in futuro". Per lui l'Inter rappresenta però un vero e proprio spauracchio: nel 2010 perse contro i nerazzurri la prima finale di Champions della sua carriera. Poi contro i milanesi è stato buttato fuori nel 2011 e nel 2025. Senza mai riuscire a qualificarsi in uno scontro a eliminazione diretta.

proteste

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C'è anche chi, come l'ex arbitro tedesco Manuel Gräfe, ha commentato il gol di Lautaro, considerandolo irregolare. "Se avesse colpito il pallone di mano prima della conclusione, sarebbe stato chiaramente irregolare - ha scritto su X -. Per Vincic era difficile da riconoscere, ma per questo c'è il Var. Guardando le immagini: mano! Stoppa la palla così e poi tira. Pazzesco". Fra le foto che Gräfe ha pubblicato sui social anche un passaggio del regolamento in cui, stando alla sua interpretazione, si spiega perché il gol sarebbe dovuto essere annullato.

rammarico

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In Germania però non sono avvezzi alle polemiche. Kimmich, al termine della partita, ha più che altro fatto autocritica: "Non mi sono reso conto se Lautaro l'ha colpita di mano - ha spiegato -. Il pallone è caduto fra noi due, io ho reagito più velocemente di lui, ma nonostante questo non sono riuscito a liberare l'area in modo adeguato". Anche per questo c'è tanta amarezza.

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