Un nuovo studio aiuta a comprendere come l'attività fisica possa aiutare i malati oncologici
Giacomo Martiradonna
4 novembre - 18:21 - MILANO
Non è un segreto che una regolare attività fisica faccia bene alla salute in senso lato; ma forse potrebbe avere anche uno spiccato effetto protettivo nei confronti di alcuni tipi di cancro. Una nuova ricerca ha indagato sugli effetti dell'allenamento ad alta intensità (HIIT) e degli esercizi di resistenza sulle sopravvissute al tumore al seno: è emerso che anche una sola sessione può attivare molecole con proprietà antitumorali.
HIIT e cancro, Lo studio
—
L'indagine, pubblicata su Breast Cancer Research and Treatment, ha coinvolto 32 donne che avevano completato le cure per il carcinoma mammario. Le partecipanti sono state suddivise in due gruppi, sottoposti rispettivamente a un'unica sessione di esercizio di resistenza o HIIT. I ricercatori hanno raccolto quindi campioni di sangue prima dell'allenamento, subito dopo e a 30 minuti di distanza, per valutare la presenza di fattori con potenziale funzione soppressiva del tumore. Tra i parametri esaminati c'erano decorina, interleuchina 6, SPARC (secreted protein acidic and rich in cysteine) e oncostatina-M (OSM), oltreché la crescita di cellule tumorali MDA-MB-231 in laboratorio.
Secondo gli autori dello studio, dopo entrambe le tipologie di esercizio, i livelli dei marcatori antitumorali sono aumentati in modo significativo, mentre la proliferazione cellulare si è ridotta. L'effetto più marcato si è osservato in seguito alla sessione di HIIT. Il campione è troppo esiguo per poter trarre indicazioni di massima per la popolazione generale, ma ci sono ragionevoli indizi per concludere che l'esercizio fisico possa contribuire a ridurre il rischio di recidiva.
Perché l’esercizio HIIT influisce sulle cellule tumorali?
—
Gli esperti spiegano che, durante l'attività fisica intensa, i muscoli rilasciano nel sangue molecole chiamate miochine, considerate come una sorta di mediatori biologici. Queste sostanze, osservate anche in altre ricerche, possono rallentare la crescita delle cellule tumorali in laboratorio.
Chiaramente, ci vorranno ulteriori e approfondite ricerche per poter dimostrare un nesso diretto con il controllo della malattia. Ma le evidenze sin qui raccolte sembrano rafforzare l'idea che l'attività fisica sia una componente importante dello stato di salute, sia in soggetti sani, sia in chi ha affrontato un tumore. Le stesse molecole liberate durante l'esercizio sono infatti presenti anche nelle persone sane e potrebbero avere un ruolo nel ridurre il rischio di sviluppare la malattia. La raccomandazione è di praticare almeno 150 minuti di attività fisica a settimana.



