"E' necessaria un'azione
impattante, condivisa e sinergica che veda tutti - Istituzioni,
imprese e privati -impegnati per una crescita diffusa e
inclusiva". Così Stefano Barrese, responsabile della divisione
Banca dei territori di Intesa Sanpaolo nell'ambito del Meeting
di Rimini.
"Lo Stato - aggiunge - certo deve essere protagonista, ma
ognuno deve fare la sua parte in quello che possiamo definire un
nuovo patto sociale tra tutti i soggetti pubblici e privati che
hanno ruoli di responsabilità nella tenuta e nella crescita del
Paese per la lotta alla povertà, il contrasto alle
disuguaglianze, l'accesso alla formazione professionale e
all'occupazione. Intesa Sanpaolo è consapevole di avere un ruolo
chiave in questi ambiti. Il ceo Carlo Messina ha voluto
realizzare quello che è diventato il principale progetto privato
di coesione in Italia, ponendo il gruppo come istituzione al
servizio del Paese per la promozione di una società più equa".
Attraverso la struttura Intesa Sanpaolo per il sociale abbiamo
stanziato risorse in campo sociale per 1,5 miliardi di euro
entro il 2027, realizzando dal 2022 ad oggi 60,3 milioni di
interventi, con oltre 49 milioni di pasti, 4,3 milioni di posti
letto, 6,3 milioni di medicinali e 621mila capi di
abbigliamento. Nell'ambito della direzione impact, la cui
attività si dispiega attraverso l'interazione con la divisione
Banca dei Territori e il radicamento di quest'ultima sul
territorio, ad oggi abbiamo formato oltre 5.350 giovani
coinvolgendo circa 2.500 aziende con il progetto Giovani e
Lavoro, sostenuto con il prestito Per Merito gli studi post
diploma di oltre 45mila ragazzi ed oltre 500 progetti ad alto
valore sociale di realtà del Terzo Settore sui territori
attraverso la piattaforma digitale For Funding".
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