La tecnologia, l'innovazione e il
ricorso sempre maggiore all'home banking o le operazioni da
smartphone invece che allo sportello hanno abbassato
ulterioremente i costi per i servizi di pagamento in Italia. La
terza indagine del comitato pagamenti dove siedono Banca
d'Italia, banche, Poste e società tecnologiche, mette in luce i
vantaggi del cambiamento in corso nel nostro paese il qauel,
visto che i dati del rapporto sono del 2022, ragionevolmente ha
ulteriormente accelerato in questi ultimi anni.
Nel 2022 quindi, i costi complessivi sostenuti dalla
collettività (o "costo sociale") per la produzione e
l'accettazione degli strumenti di pagamento oggetto di indagine
(contanti, assegni, bonifici, addebiti diretti e carte di
pagamento) in Italia si stimano attorno a 12 miliardi di euro,
pari allo 0,61% del Pil, con un risparmio di 0,1 punti
percentuali di Pil rispetto alle precedenti indagini sul 2016
(0,73%) e sul 2009 (0,75%).
Nello stesso periodo, anche il costo privato medio di offerta
per operazione di pagamento è diminuito, passando da 1,01 a 0,62
euro, per effetto delle forti economie di scala".
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