
Alba Banchi
5 giugno - 07:37 - MILANO
Per ricaricare un veicolo è necessario scaricare almeno un'applicazione sul proprio telefono, unico modo per sbloccare una colonnina e avviare una ricarica. La scelta è varia e ampia, ma anche confusionaria: ecco le differenze tra le app utili alla ricarica dell'auto elettrica
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Per smartphone Android e iOS
Per chi ancora non lo sapesse, l'acquisto o l'utilizzo di un veicolo elettrico prevede che si abbia un po' di spazio avanzato sulla memoria del proprio telefono, in quanto è necessario scaricare almeno un'applicazione per poter ricaricare il pacco batterie dell'auto. Tutte le colonnine presenti nel territorio si possono utilizzare solo dopo aver scaricato una delle applicazioni associato un metodo di pagamento e inserito il modello e la targa della propria auto: per questo è fortemente consigliato fare tutti questi passaggi prima di arrivare alla colonnina per evitare di perdere più tempo di quello necessario. Alcune delle applicazioni presenti nell'elenco sono quelle ufficiali dei fornitori di energia (Enel X, Plenitude on the road), da costruttori come Tesla, mentre altre sono di terze parti e fungono da "aggregatori" di colonnine: su queste applicazioni, infatti, si possono trovare tutte le colonnine di tutti i fornitori in modo da avere più punti di ricarica a disposizione. Spesso, però, queste non permettono l'utilizzo di alcune delle colonnine ma solo la ricerca: per questo a volte è necessario scaricare due app, una per la ricerca e una per l'attivazione. Tutte queste applicazioni possono offrire o meno degli abbonamenti e degli sconti a seconda dell'utilizzo. Infine la maggior parte permette di ottenere una Rfid Card (Radio Frequency Identification, Identificazione e Radiofrequenza) una tessera fisica che permette di sbloccare la colonnina avvicinandocela, evitando così di passare per il proprio smartphone e accorciando i tempi di esecuzione.
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