Argentina "targata" Benetton: Lions battuti 28-24 a Dublino

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Il test che precede la partenza della selezione britannica per il tour in Australia si rivela una trappola: Mendy e Albornoz, ala e apertura di Treviso, mandano in fuga i Pumas, che poi la vincono con la meta di Cordero

Roberto Parretta

20 giugno 2025 (modifica alle 23:47) - MILANO

Inizia nel peggiore dei modi l’estate dei British&Irish Lions, sconfitti per 28-24 dall’Argentina a Dublino nel match che anticipava la partenza della selezione delle 4 unions britanniche per il tour in Australia. Nonostante la valanga di assenze, con tante stelle ancora impegnate nella fase finale del campionato francese, i Pumas del c.t. Felipe Contepomi non si fanno intimorire dalla marea rossa e dal mostruoso battage mediatico che accompagna i britannici. Di contro, non ci si poteva di certo aspettare che sin dalla prima uscita la squadra diretta dall’head coach Andy Farrell potesse mettere in mostra coesione e meccanismi oliati. Ora però il vero e proprio tour dei Lions può iniziare, con il volo per l’Australia che li porterà ad affrontare le franchigie del Super Rugby: il 28 Western Force a Perth, il 2 luglio Queensland Reds a Brisbane, il 5 Waratahs a Sydney, il 9 Brumbies a Canberra. Poi il 12 contro una selezione mista Australia/Nuova Zelanda ad Adelaide, il 19 il primo test con i Wallabies, il 22 a Melbourne con una selezione atleti di origine aborigena e isole del pacifico, il 26 e il 2 agosto gli altri due test con i Wallabies a Melbourne e Sydney.

doppietta benetton

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Al 3’ un attacco argentino lancia Ignacio Mendy, ala della Benetton Treviso al secondo cap, nella metà campo dei britannici, che riescono a difendersi sui 5 metri, poi Julian Montoya è fermato irregolarmente e Tomas Albornoz può sbloccare lo score su piazzato. La reazione è immediata e da una touche a 5 metri Luke Cowan-Dickie prima lancia e poi si incarica di portare l’ovale oltre la linea, perdendolo però un attimo prima di schiacciare. Così è un piazzato di Finlay Smith all’11 a firmare il 3-3. Ma passano due minuti e da una ruck sui 10 metri i Pumas allargano di nuovo su Mendy, che riceve da Santiago Carreras, mette a sedere con una finta Duhan van der Merwe e vola in meta, che Albornoz però non trasforma. Seconda meta annullata ai Lions al 18, viziata da uno sfortunato tocco in avanti di Alex Mitchell nel passaggio che lancia Sione Tuipolotu sotto i pali. Ma è buonissima quella che realizza subito dopo Bundee Aki: il centro riceve sui 5 metri dopo una serie di passaggi veloci e decide di fare tutto da solo, trascinandosi tre avversari oltre la linea (Smith trasforma). Al 26’ e al 39’ Albornoz infila due piazzati, poi sul tempo che scade l’Argentina recupera palla nei suoi 22 e scatena un contrattacco micidiale che, dopo uno scambio con Carreras, permette al numero 10 della Benetton di involarsi tutto solo sotto i pali, con la facile trasformazione che vale il 21-10 sul quale si va al riposo. 

controsorpasso

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La ripresa si apre con la meta dei Lions: touche a 5 metri, maul avanzante affondata irregolarmente da Mayco Vivas e meta tecnica assegnata dall’arbitro, con cartellino giallo al pilone argentino. Al 53’ un poderoso break centrale di Ellis Genge sconquassa la difesa dei Pumas, che poi crolla sul riciclo veloce che all’altezza dei 5 metri recapita l’ovale nelle manone di Tadhg Beirne, che può scaraventarsi in meta. Smith la trasforma e i Lions sono avanti 24-21. Ma appena recuperano la parità numerica, i Pumas reagiscono con il loro marchio di fabbrica: contrattacco innescato da Albornoz sulla linea dei 22 difensivi, break centrale di Joaquin Oviedo, palla poi da Justo Picardo al subentrato Matias Moroni che con un lungo grubber spedisce l’ovale verso l’area di meta, dove per primo arriva Santiago Cordero, entrato al posto di Mendy, a schiacciare per il controsorpasso, con la trasformazione di Albornoz. A 3’ dalla fine è proprio Beirne però a vanificare un attacco dei Lions nei 22, con un fallo da terra che costringe l’arbitro a invertire la punizione che aveva appena assegnato ai padroni di casa. Col tempo che scade i Lions calciano una punizione in touche sulla linea dei 22, il possesso è mantenuto, ma la difesa argentina regge, fino a quando Rodrigo Isgro riesce anche a rubare palla e calciarla fuori per blindare la vittoria.

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