Antonelli corre in casa dopo una notte di festa rossoblù: "Città impazzita: è stato uno spasso"

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Kimi approfitta del weekend di F1 a Imola per celebrare la vittoria della Coppa Italia del Bologna, dormire nella sua cameretta e andare al circuito per il GP

Giusto Ferronato

Giornalista

15 maggio 2025 (modifica alle 16:26) - MILANO

Dormire nella propria cameretta a Bologna, svegliarsi e andare a correre il GP di Formula 1 a Imola, a 40 km. La quintessenza del GP di casa. Decisamente per Andrea Kimi Antonelli questo weekend resterà per sempre speciale, il primo da pilota ufficiale di F1 per la Mercedes, il suo primo in Italia. Il primo dopo che il mondo ha imparato a conoscere il suo nome, grazie alla strepitosa prestazione nel GP di Miami, dove Kimi ha conquistato la pole position della qualifica Sprint sbalordendo rivali e tifosi: non aveva mai guidato sul tracciato della Florida, eppure ha dimostrato una capacità di adattamento che ha colpito tutti. Poi la gara breve e il GP non sono andati come sperato, ma poco importa, Kimi sta acquisendo nozioni a ogni gara (il vero obiettivo stagionale) e sparando i primi colpi non appena a disposizione. È quello che gli chiede il team e lui lo sta facendo alla perfezione. Sei gare, cinque volte a punti e una pole Sprint: come inizio da successore di Sir Lewis Hamilton a Brackley, non ci si può affatto lamentare.

Buonumore Bologna

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Intanto la vittoria di ieri in Coppa Italia del Bologna sul Milan lo ha già messo di buonumore: “Sì è stato divertente – ha raccontato – sono stato in giro anch’io a festeggiare, ma non ho ovviamente fatto tardi. La città era impazzita, mi sono divertito”. E dopo il benaugurale (da tifoso bolognese) evento calcistico, oggi è iniziato questo weekend particolare: “Sì è fantastico essere il pilota italiano in griglia a Imola – ha detto Kimi – questa è davvero la mia gara di casa perché la pista è a soli 30 minuti. E poi è una pista impegnativa, vecchia scuola, molto divertente da guidare. In più correrò davanti alla mia famiglia, agli amici, sono entusiasta di cominciare”. Ha potuto anche organizzare una visita ai box per i propri compagni di classe grazie alla Mercedes: “Sì un bel modo per restare in contatto con loro perché non li vedo spesso”. Un turbine di sensazioni che Antonelli non ha nascosto essere potenzialmente complicate da gestire: “È vero che è pur sempre un GP come gli altri, ma sicuramente dal punto di vista emotivo dovrò gestire tutte queste emozioni senza disperdere energie”.

La lettera di Lewis

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Tra queste emozioni c’è anche la lettera che Lewis Hamilton, prima di passare alla Ferrari, gli ha lasciato nella stanza del motorhome Mercedes, quello che fa il suo esordio nella stagione europea. Antonelli non l’aveva ancora letta e ha ammesso di essere rimasto colpito: “Il fatto che un pilota vincente come Hamilton abbia pensato di lasciare un messaggio scritto per me la dice lunga su che persona sia. Mi ha riempito il cuore ricevere un messaggio da un pilota che ha vinto così tanto, uno dei migliori della storia, è fantastico. Contiene anche dei consigli e lo terrò appeso lì come motivazione per andare in pista e fare del mio meglio, lo tengo lì come promemoria”.

Obiettivo podio

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Per quanto riguarda il weekend di gara, Antonelli non vuole farsi troppe aspettative, consapevole della forza delle McLaren: “Credo che Miami abbia mostrato la reale situazione – ha detto il bolognese - io ho molta più fiducia nella macchina rispetto all’esordio in Australia, mi sento a mio agio e capisco meglio le gomme. Abbiamo fatto un passo avanti nell’estrarre il massimo della prestazione, soprattutto in qualifica, questo mi ha dato molta fiducia. Un podio? Io vorrei vincere, ma realisticamente se arrivasse un podio sarebbe stupendo, però non ne parlo perché in famiglia siamo molto scaramantici”. Cosa manca per vincere? “Non credo di poter essere io a dirlo – ha chiuso l’italiano – ho ancora molto da imparare, la squadra fa un gran lavoro, stiamo migliorando ma il divario con la McLaren è importante. Qui porteremo degli aggiornamenti e spero che ci aiutino, ho visto quanto la squadra sia motivata, vogliamo continuare così”.

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