Antonelli, altro show: meglio di Max! È il più giovane di sempre in testa a un GP: "Sorpreso anche io"

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A 18 anni e 7 mesi anche il più giovane col giro veloce, record di precocità strappato a Verstappen. Kimi magistrale nella gestione della gomma e per dieci giri primo a Suzuka, prima di un finale in cui è andato più forte di tutti: "E la prossima settimana andiamo su una pista che conosco meglio..."

Giuseppe Nigro

Giornalista

6 aprile - 10:15 - MILANO

Dieci giri davanti a tutti, per vedere tutti quanti l'effetto che fa. A 18 anni, 7 mesi e 11 giorni Andrea Kimi Antonelli è il più giovane di sempre a essere stato in testa a un gran premio di Formula 1. Non un cammeo, per l'esordiente bolognese classe 2006 al terzo GP in carriera su Mercedes, ma un quarto d'ora abbondante di celebrità tutt'altro che fortuita, nel cuore del GP del Giappone, dal 22° al 31° giro di Suzuka: certo legato alle contingenze di una gara in cui partiva sesto in griglia ed è arrivato sesto, ma cartolina di una prestazione riempita di splendidi contenuti.  

le parole

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"E' stata una bella sensazione trovarsi davanti, ma non ha tolto il mio focus da cercare di mantenere un buon passo gara - ha commentato Antonelli a caldo -. Sono contento di come sia andata, soprattutto del passo con le hard, perché nell'ultimo stint riuscivo a 'giocare' molto di più con la macchina. Sto facendo sempre più esperienza, weekend dopo weekend sto capendo sempre meglio la gomma, quanto posso spingere, a partire dalla qualifica. La prossima settimana andiamo su una pista che conosco molto meglio, cerchiamo di fare una qualifica migliore e poi vediamo in gara".  

il gran finale 

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Splendidi contenuti: i più palesi appunto dal 32° giro in poi, quando è rientrato per il finale di gara con gomma dura dando 10 secondi abbondanti a Lewis Hamilton che lo tallonava, e recuperando 7 secondi al compagno George Russell messo nel mirino alla fine e finito davanti solo di 1"3. Tutto girando come i big, anche meglio dei big, segnando giro veloce su giro veloce: ancora il più giovane della storia della Formula 1 a riuscirci, altro record strappato nientemeno che a sua maestà Max Verstappen. E chiudendo così col record della pista, 1'30"965, come a un italiano non succedeva da Jarno Trulli nel 2009: si vola.  

Mercedes driver Kimi Antonelli of Italy arrives at the Suzuka Circuit for the first practice session for the Japanese Formula One Grand Prix in Suzuka, central Japan, Friday, April 4, 2025. (AP Photo/Hiro Komae)

l'ascesa al 1° posto 

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Meno palesi ma forse ancor più importanti, per maturità dimostrata al di là del talento, i contenuti di una prima parte di gara in cui ha gestito da veterano la gomma media con cui era partito, perché quel primo posto durato dieci giri non è stato un caso ma frutto della scelta e della capacità di allungare il primo stint ben sette giri oltre la finestra indicata per il pit stop dal 19° al 25° giro, uno in più di Hamilton partito con gomma dura per capirsi, tutto restando competitivo, anche quando in attesa della sosta ai box la logica sembrava imporre un calo fisiologico delle prestazioni. 

scusate il ritardo

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"Anche io sono rimasto sorpreso del passo che avevamo - il commento di Antonelli sul gran finale -. Quando mi dicevano che ero il più veloce in pista un po' sono rimasto... Però diciamo che ho dato tutto, vedevo che stavo andando a prendere quelli davanti ci ho creduto fino alla fine. Purtroppo sono arrivato... in ritardo". O forse in anticipo, già competitivo coi migliori  a tre settimane dal primo gran premio corso in carriera: quarto a Melbourne, sesto a Shanghai, sesto a Suzuka. Se l'Italia può sorridere è grazie a Kimi.

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