Altro che sport nazional-popolare, questa è l'era del "tennis spezzatino"

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Gli effetti dello spegnimento dei canali Eurosport su Sky: serviranno due abbonamenti per vedere tutte le prove dello Slam

Marco Iaria

Giornalista

25 giugno 2025 (modifica alle 17:50) - MILANO

Il tennis, grazie a Jannik e compagni, è diventato un fenomeno nazional-popolare in Italia. Ma in televisione rimane un prodotto accessibile a pochi, com’è sempre stato sin dai tempi delle mitiche telecronache di Tommasi e Clerici. Ogni volta che si apre una finestra sul chiaro, gli ascolti esplodono: la finale del Roland Garros tra Sinner e Alcaraz ha registrato uno share del 38% e un picco di 7,2 milioni di telespettatori, grazie alla diffusione sul Nove. Ma evidentemente ciò non basta per rendere strutturale l’offerta free di quello che ormai è diventato il secondo sport più seguito nel nostro Paese, dopo il calcio. Anzi, in futuro sarà ancora più complicato per gli appassionati seguire i propri idoli della racchetta. Le prove del Grande Slam sono suddivise così: Australian Open (fino al 2031) e Roland Garros (fino al 2030) in esclusiva su Eurosport; Wimbledon (fino al 2030) in esclusiva su Sky; Us Open su Sky, in simulcast con SuperTennis. Considerato che tra qualche giorno i canali Eurosport 1 e 2 verranno spenti sulla piattaforma Sky, dal prossimo anno gli abbonati alla pay tv non potranno più seguire i primi due tornei stagionali dello Slam. 

cosa è successo

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Non è stato rinnovato per l’Italia il contratto, in scadenza l’1 luglio, tra Comcast e Warner Bros. Discovery per la concessione in affitto dei canali Eurosport, che erano visibili agli utenti di Sky, senza aggravio di costi rispetto al pacchetto sport. Un danno più per il pubblico che per l’emittente di Comcast, la quale ha già dimostrato di saper assorbire sia la perdita della torta principale della Serie A di calcio sia lo spegnimento di altri canali terzi concentrando gli sforzi sui propri prodotti e sulla diversificazione dell’offerta (Sky, peraltro, trasmette oltre 80 tornei Atp e Wta). Sarà stato per questo che, di fronte alla richiesta di Warner Bros. Discovery di sborsare di più per l’affitto, la controparte si è ritirata dal tavolo delle trattative senza fare controfferte. Ha giocato un ruolo anche il fatto che alcuni contenuti di Eurosport (le Olimpiadi, il Tour, il Giro) vengono ceduti parzialmente anche alla Rai. Peraltro, Warner Bros. Discorery avrebbe voluto includere nelle interlocuzioni il pacchetto dei canali delle serie tv (Hbo) e dei film, in scadenza a fine 2024. Per il Regno Unito l’intesa è stata trovata, per l’Italia e la Germania no. 

cosa cambia

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In questi stessi giorni, Sky ha annunciato l’estensione del contratto per Wimbledon fino al 2030, in ragione di un raddoppio dell’investimento, da 3 a 6 milioni annui per i diritti tv, e di una copertura monstre (11 canali). L’anno scorso era stata trovata un’intesa con la Federazione italiana tennis e padel con la conseguente condivisione degli Us Open con SuperTennis, il canale gratuito della Fitp che aveva acquistato i diritti dello Slam americano fino al 2027 per 3 milioni all’anno. Australian Open e Roland Garros sono, invece, di Warner Bros. Discovery. Dove si vedranno? Eurosport 1 e 2 sono già disponibili sulle piattaforme Dazn e Tim Vision, oltre che su Discovery+. Va detto che la vetrina su Sky garantiva oltre il 70% degli ascolti complessivi. Warner Bros. Discovery dovrà porvi rimedio con campagne di marketing a tambur battente. Cresceranno gli accessi temporanei, cioè l’attivazione di abbonamenti mensili in corrispondenza con gli eventi di maggior interesse. I contenuti di Eurosport saranno ancor più strategici per il lancio di Hbo Max, la nuova piattaforma streaming di Warner Bros. Discovery che verrà lanciata in Italia a gennaio 2026. Le aspettative del gruppo americano sono elevate, tanto che per l’occasione sarà distribuita la serie tv Portobello di Marco Bellocchio, prima produzione originale italiana, dedicata al caso Tortora. Serie tv, film e grande tennis.

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