Altri 24 satelliti hanno ampliato la
costellazione Kuiper di Amazon dedicata all'Internet globale,
portandola a quota 78 su 3.236 oggetti previsti: stavolta il
lancio, il terzo per Kuiper, è stato fatto grazie ad un razzo
Falcon 9 della rivale SpaceX, la cui costellazione Starlink ha
invece superato i 7.800 satelliti.
La missione è partita alle ore italiane 08,30 del 16 luglio,
dalla base di Cape Canaveral in Florida. Circa 56 minuti dopo le
sonde sono state dispiegate ad una quota di 465 chilometri, che
alzeranno poi autonomamente fino ad arrivare a 630 chilometri.
Il booster del razzo, invece, è rientrato circa 8 minuti dopo il
lancio, atterrando sulla nave-drone 'A Shortfall of Gravitas': è
il 476° atterraggio di un booster e il 118° su questa nave.
Questo è il primo di tre lanci che l'azienda di Elon Musk
dovrà effettuare per Amazon. A mettere in orbita i primi
satelliti Kuiper è stato un razzo Atlas V della United Launch
Alliance, joint venture tra Lockheed Martin e Boeing, che ha
effettuato le prime 2 missioni e che ne deve portare a termine
altre 7. La maggior parte dei restanti lanci pianificati,
invece, verranno effettuati dal suo successore, il Vulcan, che
farà 38 missioni, ma sono previsti anche 18 lanci con il razzo
europeo Ariane 6 e da 12 a 27 lanci con il New Glenn della Blue
Origin di Jeff Bezos.
Il primo lancio con un Vulcan dovrebbe avvenire nella seconda
metà del 2025, mentre non è ancora chiaro quando partiranno le
missioni a bordo di Ariane 6 e New Glenn. Amazon non ha però
molto tempo: la Commissione federale per le comunicazioni
americana (Fcc) ha stabilito che la compagnia dovrà avere almeno
il 50% della costellazione operativa entro il 30 luglio 2026,
una scadenza che impone di lanciare 1.618 sonde entro quella
data con una media di circa 95 al mese.
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