Decima vittoria consecutiva al Roland Garros per lo spagnolo, che si impone 6-1 6-3 4-6 6-4 in 3 ore e 10 minuti
Luigi Ansaloni
31 maggio 2025 (modifica alle 00:23) - MILANO
Diciotto partite vinte e una persa. Il cammino di Carlos Alcaraz nella stagione sulla terra battuta è pressoché inarrestabile nel 2025, e poteva essere immacolato senza la sconfitta in finale a Barcellona contro Holger Rune, viziata tra l’altro da un infortunio poi costato alla spagnolo la partecipazione al Masters 1000 di Madrid. Il campione in carica è approdato agli ottavi di finale del Roland Garros battendo nella sessione serale Damir Dzumhur, numero 69 del mondo, sua decima vittoria di fila sulla terra parigina, ma anche contro il bosniaco il fuoriclasse iberico ha avuto dei tremendi passaggi a vuoto che lo hanno fatto tremare in certi momenti, rischiando non poco.
DOMINIO E CONFUSIONE
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Alcaraz ha di nuovo perso un set (6-1 6-3 4-6 6-4 in 3 ore e 10 minuti il risultato finale) e per lunghi minuti è davvero sembrato in confusione. Non una novità, nel tre su cinque si ha più tempo per recuperare, e in generale non cambia nulla sul giudizio del torneo del n.2 del mondo fino a qui: semplicemente, ci ha abituati così. Pronti, via, e Alcaraz si trova costretto a fronteggiare due palle break. Con qualche affanno, le annulla, iniziando poi a macinare gioco. Cinque game consecutivi, devastanti, dall’1-1, permettono a Carlitos di prendersi il primo parziale in soli 28 minuti. Copione molti simile nel secondo set, dove il break di Alcaraz arriva dopo una palla break annullata a Dzumhur. Non benissimo al servizio, il numero due del mondo, percentuali a parte (68% con la prima), ma la battuta rimane un colpo “ballerino”, anche sulla terra, nonostante alla fine il murciano vinca praticamente sempre.
BLACK OUT
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Poi, ecco il black out. Improvviso. Sul 3-3 del terzo Dzumhur brekka, e Alcaraz subisce il colpo, andando in confusione. E’ uno dei soliti passaggi a vuoto, ma stavolta dura di più. Lo spagnolo non sfrutta sei palle break, nonostante il bosniaco non mette una prima nemmeno a peso d’oro, e il match si prolunga: 6-4 e lo spagnolo inizia a vedere i fantasmi. Gli incubi sembrano materializzarsi all’inizio nel quarto, dove Alcaraz subisce un nuovo break in avvio e il game successivo butta via occasioni su occasioni da 0-40 per pareggiare subito i conti. Sul 3-1 per il bosniaco Carlitos cambia marcia (anche qui, non una novità) e infila 4 giochi di fila, andando al servire per il match. Finita? No. Nuovo break di Dzumhur e 5-4, ma il game successivo lo spagnolo raccoglie tutte le residue energie mentali e, al secondo match point, chiude un incontro che ha rischiato di complicarsi molto più del dovuto. Al prossimo turno ci sarà Ben Shelton per il campione in carica: una partita potenzialmente intrigante.
FILS SI RITIRA
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Intanto il Roland Garros perde uno dei suoi protagonisti. Arthur Fils è stato infatti costretto a ritirarsi prima di scendere in campo per il suo terzo turno, permettendo ad Andrey Rublev di accedere direttamente agli ottavi di finale. Notizia che riguarda direttamente Jannik Sinner, che in caso di vittoria contro Lehecka, si ritroverà dunque il russo sulla propria strada. Aver evitato uno scontro contro Fils, uno dei giocatori più un forma fin qui sul rosso, potrebbe non essere un male per il cammino del numero uno del mondo.