Siparietto a Riad dopo la finale del Six Kings Slam. L'azzurro: "Vorrei giocare così ovunque, non solo qui"
18 ottobre 2025 (modifica alle 23:46) - MILANO
Sinner ha appena sconfitto Alcaraz a Riad, conquistando per il secondo anno consecutivo il Six Kings Slam. “Ti piace davvero quando gioca così bene contro di te?”, gli chiedono. “Non molto”, risponde Carlos ridendo. “A volte sembra di giocare a ping pong, non è divertente stare dall’altra parte della rete. Quando gioca così bene mi fa arrabbiare! Ma mi dà ancora più motivazione per allenarmi e migliorare.” Oggi in palio c’era “solo” un assegno da 6 milioni di dollari, ma anche dopo le finali che contano, Carlos e Jannik continuano a mostrare le sfumature di una rivalità che è anche amicizia. “Vorrei giocare così ovunque, non solo qui”, dice Sinner. “È sempre bello condividere il campo con Carlos. Lui e la sua squadra hanno fatto un lavoro incredibile per tutta la stagione: ha lavorato duro, vincendo un titolo dopo l’altro. Lo ringrazio per avermene lasciato uno… È bello avere una rivalità così, che ti spinge a migliorarti. Ma è ancora più importante l’amicizia che abbiamo fuori dal campo”. E a volte arrivano anche messaggi di complimenti. “Mi capita di scrivergli per sapere come sta o per congratularmi”, racconta Alcaraz. “Abbiamo un’amicizia speciale, non solo una rivalità in campo. La gente potrebbe pensare che, quando due giocatori competono per grandi traguardi, sia impossibile, ma non è così".
La Gazzetta dello Sport
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