Al Senato le comunicazioni di Meloni in vista del Consiglio Ue. 'Possibili divisioni in Iran, fiduciosi nella tregua'

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Nell'Aula del Senato la discussione generale sulle Comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo, che ieri sono state depositate a Palazzo Madama in forma scritta. 

Il gruppo di Azione ha aggiornato all'attualità, con un breve passaggio sulla tregua annunciata tra Israele e Iran, la propria risoluzione sulle comunicazioni della premier. Per il resto il testo è identico a quello depositati ieri alla Camera, con 12 impegni chiesti al governo sulla crisi Iran-Israele , sull'Ucraina, sugli investimenti nella Difesa e i dazi americani. Unica novità è quindi una premessa in cui si ricorda che "dopo la reazione iraniana all'attacco americano, con il bombardamento di una base militare statunitense in Qatar, la scorsa notte è stato improvvisamente annunciato dal capo della Casa Bianca un cessate il fuoco, entrato in vigore alle ore 7:30 del mattino (ora di Teheran) del 24 giugno 2025; a distanza di poche ore non sono ancora chiari i termini né la solidità di questo accordo, pure ufficialmente accettato dalla Repubblica islamica dell'Iran". Secondo quanto si apprende gli altri gruppi - di maggioranza e di opposizione - hanno presentato la stessa mozione di ieri a Montecitorio.

 "Lo scenario di stamane andava nella direzione che auspicavamo, ora si è nuovamente complicata la situazione" in quanto "da parte iraniana è stata violata la tregua. Israele potrebbe rispondere con una risposta che si spera commisurata e simmetrica. Dopo la violazione l'Iran" però ha confermato la volontà della tregua e questo "si potrebbe leggere come una divisione nello scenario iraniano di cui tener conto". "La situazione è ancora molto complessa ma siamo ancora fiduciosi del fatto che si possa andare avanti con una tregua e che si possa tornare alle negoziazioni". Lo dice la premier Giorgia Meloni nella replica al Senato. 

 "Sulla difesa europea lei diceva senatore Delrio che serve una difesa europea e non dei singoli Stati solo che il sistema di difesa occidentale è basato sulla Nato e non c'è un esercito Nato ma eserciti nazionali" che collaborano e "io voglio una colonna europea della Nato, ma penso che sarebbe un errore una difesa europea parallela alla Nato, sarebbe una inutile duplicazione. Poi bisogna collaborare di più a livello europeo e su questo sono d'accordo", dice  la presidente del Consiglio. 

Meloni ha detto di non essere d'accordo sul fatto che "il caos sia stato generato da Trump". "Mi  sembrano semplificazioni - ha osservato -, vero è che c'è una situazione di crescente caos, ma non inizia oggi" 

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