In prestito dal nerazzurro in rossoblù, l'argentino a Genova non è mai riuscito ad incidere. E a gennaio si potrebbe chiudere tutto in anticipo, causa Gilardino
Non più tardi di sei mesi fa, al Mondiale per Club americano, l'Inter si affidava ai migliori prodotti del suo vivaio per uscire da situazioni complicate: contro i giapponesi degli Urawa Red Diamonds, Valentin Carboni su assist di Pio Esposito decideva una partita che si era incanalata su binari complessi, mentre proprio Esposito qualche giorno dopo indirizzava la sfida al River Plate con il suo primo gol in nerazzurro. Oggi, però, i destini dei due giovanissimi sembrano agli antipodi. Perché Pio è già diventato una certezza della prima squadra mentre per Carboni è ai margini del Genoa. La società aveva optato per un prestito in modo da ritrovarlo più pronto un anno dopo, e la formula - particolare - confermava quanto tutto l'ambiente nerazzurro tenesse alla crescita dell'argentino. Prestito secco con tanto di premio valorizzazione al Genoa: più gioca, più cresce, più i rossoblù ci guadagnano. Tramite un bonus che tecnicamente ancora potrebbe raggiungere la quota massima di un milione di euro. L'avvio di stagione da incubo del Grifone - che ha portato al proficuo cambio di guida tecnica da Vieira a De Rossi - non ha certamente agevolato Carboni, da cui però (e questo è innegabile) ci si aspettava qualcosa in più. L'avvio era stato sì incoraggiante, con il gol all'esordio in Coppa Italia, ma nei mesi successivi il talento argentino si è un po' perso. Così il suo futuro potrebbe presto cambiare.
gilardino nel futuro?
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Progressivamente, da potenziale titolare, Carboni si è ritrovato indietro nelle gerarchie rossoblù. Ma il rendimento in campo non è cambiato: che parta dal 1' o subentri a gara in corso, l'argentino non graffia, non incide, e forse sul piano generale non ha ancora trovato la giusta collocazione in campo. Nel 4-2-3-1 di Vieira si alternava fra trequarti "da 10" e il ruolo di esterno, nel 3-5-2 della gestione De Rossi la collocazione diventa ancor più complessa: seconda punta, esterno a tutto campo, persino mezzala. Inutile sottolineare che il prestito non sta andando come previsto dall'Inter, ecco perché a gennaio potrebbe subito arrivare un ribaltone. Società nerazzurra e procuratore non ne hanno ancora discusso nel dettaglio, ma l'insoddisfazione c'è da tutte le parti e all'orizzonte non è escluso un cambio di maglia. Chi stima molto Carboni è Alberto Gilardino, tecnico del Pisa, che inserirebbe volentieri l'estro dell'argentino a supporto della punta grossa e fisica (Nzola o Meister) per regalare alla squadra un po' di quell'imprevedibilità offensiva che è mancata in questa prima parte di stagione. Ma nel calcio, per svoltare una stagione storta, alle volte basta poco: che sia proprio Genoa-Inter la partita di Valentin Carboni? Il conto alla rovescia fino a domenica è partito.


