Ai ferri corti per Jashari? Non è la prima volta. Milan, successe anche due anni fa...

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Il centrocampista del Bruges, grande obiettivo dei rossoneri, due anni andò alla rottura con il Losanna per andare a Basilea

Lorenzo Cascini

30 luglio 2025 (modifica alle 17:28) - MILANO

Jashari, ci risiamo. Il centrocampista è ai ferri corti col Bruges e spinge per andare al Milan, esattamente come aveva fatto due anni fa in Svizzera. Non si allena, non viene convocato e aspetta solo che il Milan e il club belga trovino una quadra. La stessa cosa che era successa nell’estate del 2023: anche lì si era esposto pubblicamente, mettendosi di traverso. Ma andiamo con ordine e inquadriamo il contesto. Lucerna, luglio 2023. La squadra di Frick si ritrova per il raduno e all’appello manca il capitano: Ardon Jashari. Al tempo lo svizzero era riferimento e guida della squadra, ma corteggiato e convinto dal Basilea aveva scelto di andare via. Da qui la decisione di non presentarsi in ritiro. Fare braccio di ferro con la società, anche a costo di non partecipare agli allenamenti e rischiare di essere messo fuori rosa. La stessa cosa che sta succedendo nelle ultime settimane con il Bruges.

“Voglio andare via”

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Ardon è un ragazzo serio e con le idee chiare. Ha personalità anche in questo. Certo, arrivare allo scontro non sempre dà i suoi frutti. Lui in quei giorni di due anni fa, tramite il suo procuratore, chiama il Lucerna e chiede di partire. “Mi sono accordato con il Basilea, vi chiedo di acconsentire al mio trasferimento”, questo il senso della richiesta. Ma il Losanna non cede, anzi. Ai giornalisti viene raccontato che il giocatore non è presente per malattia - allontanando formalmente le ipotesi di mercato - e a lui risponde che se non tornerà ad allenarsi verrà messo fuori rosa e gli verrà tolta la fascia.

L'AFFETTO PER IL LUCERNA

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 Chi lo conosce racconta di giorni tormentati. In cui Jashari da una parte spingeva per fare un salto di qualità, dall’altra era dispiaciuto perché il Lucerna era la squadra della sua vita. Anche all’allenatore Mario Frick (visto in Serie A con il Verona e soprattutto il Siena), Ardon deve tanto. La situazione, però, non si sblocca. Le offerte del Basilea sono ritenute troppo basse, il Lucerna non fa sconti e si arriva a una situazione di impasse. Tanto che, dieci giorni dopo, al campo di allenamento si rivede Jashari. Febbre passata?

Flashback JASHARI

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Ne paga, però, le conseguenze. A Lucerna viene sì reintegrato, ma gli tolgono la fascia (che poi si riprenderà 8 mesi dopo, prima di essere venduto al Bruges) e anche con i tifosi il rapporto non si ricuce fino in fondo. E pensare che Jashari, mesi dopo, rifiuterà pure una convocazione con la nazionale U21, perché deluso da una mancata chiamata dalla selezione maggiore. In quel momento era il miglior giocatore del campionato svizzero e sentiva di meritarselo. Motivo ufficiale: preferiva riposarsi. Adesso, due anni dopo, la situazione è la stessa. Ad Ardon sembrerà di vivere un flashback. Ha detto chiaramente e in tutti i modi di voler andare al Milan, si sta allenando da solo, il Bruges non lo convoca e di fatto è un separato in casa. Hanno persino eliminato la sua gigantografia dallo spogliatoio: chissà se stavolta il muro contro muro funzionerà.

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