L’ex difensore sta traghettando l’Inter verso un calcio simile a quello del tecnico della Roma: i punti di contatto tra loro
L’Inter è in marcia, Cristian Chivu la sta traghettando verso un nuovo calcio. Il cambiamento è morbido, Chivu non ha disboscato la foresta piantata da Simone Inzaghi nei suoi quattro anni ad Appiano. Ha potato gli alberi, seminato altre piante. È presto per dire quale sarà il punto d'arrivo, però qualcosa si comincia a vedere e a capire. C’è del Gasperini in questo Chivu e sabato sera Roma-Inter misurerà affinità e diversità tra i due allenatori. Anche Gasperini lavora sulla trasformazione della Roma. La classifica dice che è più avanti di Chivu nella “voltura”, ma alla Roma il calcio d’attacco di Gasperini ancora non si è mostrato, se non a sprazzi. Niente di preoccupante. Se la Roma è prima senza che l’effetto Gasp si sia compiuto, figuriamoci che cosa accadrà quando il gasperinismo attecchirà appieno.
punti di contatto
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Il calcio di Gasperini è fondato sull’aggressività, sugli uno contro uno, Gasperini vuole che i suoi giocatori vadano a “prendere” gli avversari il più in alto possibile. Più o meno è quello che sta facendo Chivu a Milano. I report dicono che, in questa stagione, Chivu ha “alzato” l’Inter, la linea difensiva nerazzurra è passata dai 26,8 metri di media del 2024-25 con Inzaghi ai 34,7 di questo primo scorcio d’annata. L’avanzamento è frutto della nuova mentalità, Chivu vuole che la squadra sia meno leziosa e palleggiante e che cerchi la porta con immediatezza. Le verticalizzazioni sono l’altro punto di contatto con Gasperini. Chivu ha minimizzato la costruzione dal basso, Sommer spesso rilancia lungo, chiede che tutti lavorino per la ricerca della verticalità. Quando parliamo di Gasperini, pensiamo alle sue annate nel Genoa e nell’Atalanta, le stagioni in cui il suo calcio offensivo ha toccato punte esaltanti. Nella Roma, tutto questo non si è ancora visto. La Roma gasperiniana brilla per la robustezza difensiva.È la squadra che in campionato ha subito il minor numero di gol, appena due. Per contro, l’Inter ha il miglior attacco, con 17 reti segnate, dieci in più della Roma. L’Inter primeggia anche negli expected goals, i gol attesi, con 12,5 (ne ha realizzati 5 in più), laddove la Roma è nona: 7 i gol attesi dei giallorossi e 7 quelli concretizzati. Siamo al capovolgimento: Chivu più offensivista di Gasperini e, viceversa, Gasperini più impermeabile di Chivu, 2 gol presi contro 8. In estate, avremmo scommesso sul contrario, su un’Inter conservativa e su una Roma pirotecnica, ma siamo a ottobre e tutto è in progress.
le diversità
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Il sistema di gioco divide i due allenatori. Sia la Roma sia l’Inter schierano la linea difensiva a tre, ma la modulistica generale è differente. Gasperini oscilla tra 3-4-1-2 e 3-4-2-1, punta su tre giocatori con caratteristiche offensive. Quando ha variato, ha perso: è successo contro il Torino, con El Aynaoui un po’ trequartista e un po’ centrocampista, per un 3-4-1-2 tendenza 3-5-2. Chivu è rimasto ancorato al 3-5-2 di Inzaghi, non lo ha mai modificato, se non per qualche minuto in coda al 5-0 contro il Torino, quando ha sperimentato un 3-4-2-1 con Diouf sulla trequarti, un tentativo che non ha lasciato tracce. La gasperinizzazione di Chivu sarà completa quando l’allenatore interista toglierà un centrocampista puro per aggiungere un attaccante esterno o un trequartista e creare un tridente. Non è detto che succeda, ma certi segnali, per esempio Frattesi seconda punta nel finale contro la Cremonese, lasciano immaginare che potrebbe accadere.
esperienza
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Quanto ad anzianità di servizio, non c’è confronto. Chivu a Roma toccherà quota 20 panchine in Serie A, 13 con il Parma e 7 con l’Inter. Gasperini per contro farà 606 partite in A da allenatore. L’esperienza è un fattore da non sottovalutare: Gasperini ha un vissuto enorme, Chivu è un tecnico in formazione. Gasp-Chivu sarà anche una sfida generazionale, il boomer Gasp contro il quasi millennial Chivu.