Dare un pugno al patriarcato -
anche con un appuntamento ad hoc dove si potranno colpire dei
sacchi da boxe - e alla violenza di genere. È questo l'obiettivo
del 'Festival della Violenza Illustrata', che a Bologna animerà
con decine di eventi le settimane dal 25 novembre al 10 dicembre
per sensibilizzare contro la violenza di genere. A organizzare
la rassegna, giunta alla 19/ma edizione, è la Casa delle Donne
per non Subire Violenza.
"Il Comune di Bologna con Città Metropolitana e Regione mette
a disposizione 64 posti letto, come stabilito dall'accordo
metropolitano del 2023, a cui si aggiungeranno 7 posti nel
prossimo biennio. Nel 2023 abbiamo avuto 143 ospitalità, ma sono
di più le donne che vengono accolte dai centri antiviolenza ai
quali nel 2023 si sono rivolte 1318 donne", ha spiegato la
vicesindaca Emily Clancy, sottolineando che si tratta di dati
"da guardare con favore" perché rappresentano la fiducia delle
istituzioni da parte delle donne, che a Bologna trovano la forza
di denunciare e vengono aiutate ad uscire da situazioni
difficili. "Oggi nessuno può negare il valore dei centri anti
violenza e il lavoro fondamentale che fanno nella nostra città e
nel nostro Paese", anche "per il cambiamento culturale"
dell'Italia.
Di "gioco di squadra" parla l'assessora al Bilancio e allo
sport, Roberta Li Calzi, che ha raccontato di come la mentalità
e il pensiero comune su quale sia il ruolo delle donne nella
nostra società si stia evolvendo.
"Il ministro Valditara ha fatto dichiarazioni inaccettabili -
ha aggiunto Susanna Zaccaria, presidente della Casa delle Donne
- che non vede la società per quello che è" e "non inquadra
correttamente ne il fenomeno della violenza ne quello
dell'immigrazione".
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