Roma fa muro sul Mes, Salvini: riprendiamoci i soldi

9 ore fa 2

Il governo continua a fare muro sul Mes. Il nuovo pressing dell'Eurogruppo viene respinto. Matteo Salvini chiarisce che la Lega "non ratificherà mai" la modifica al Meccanismo europeo di stabilità, e anzi propone di "riprenderci i nostri 15 miliardi". Nessun ripensamento neppure da FdI, perché è "uno strumento inadeguato". E FI, che si astenne quando a fine 2023 il centrodestra in Parlamento bocciò la ratifica, ora preferisce la linea del prendere tempo. "Non è una priorità - dice Antonio Tajani -, ora la priorità è costruire la pace".


    In quest'ottica si attende di capire se decollerà un negoziato fra Ucraina e Russia sulla proposta di cessate il fuoco, che ha preso corpo anche dopo la missione dei Volenterosi a Kiev, a cui Meloni ha partecipato solo in videocollegamento.
    Ha fatto bene a non andare di persona? "Questo chiedetelo alla Meloni", si è limitato a rispondere Tajani. Ai piani alti del governo e nell'inner circle della premier a posteriori si sarebbero fatti ragionamenti sulla scelta. Potrebbe non essere quella migliore, sarebbe la sintesi dell'analisi secondo le ricostruzioni di fonti di maggioranza, perché in quell'occasione è emersa una proposta concreta per provare a fermare il conflitto. E la coalizione dei Volenterosi, messe in secondo piano le ipotesi di truppe di interposizione, ha trainato il fronte europeo del negoziato. Una strada che poi, e anche questo non può aver fatto piacere a Roma, il Segretario di Stato Usa Marco Rubio ieri ha discusso solo con i ministri degli Esteri di Ucraina, Gran Bretagna, Francia, Germania e Polonia.


    Tornando al Mes, l'Italia è l'unico dei 20 Paesi a non aver ratificato le modifiche, che non possono essere operative, incluso il cosiddetto backstop pensato per contenere i rischi di contagio in caso di crisi bancarie. Le opposizioni contestano la linea dell'esecutivo. Piero De Luca (Pd) chiede che sia calendarizzata in commissione Affari esteri la sua seconda proposta di legge di ratifica: "Si mette in pericolo la tenuta finanziaria dell'Ue danneggiando gravemente la credibilità internazionale dell'Italia che non è ritenuta un paese affidabile, capace di rispettare gli impegni". "Salvini vuole distruggere l'Ue con Afd, Le Pen, Orban... - il commento del leader di Azione Carlo Calenda - C'è un piccolo dettaglio: senza l'Ue, l'euro e la Bce, l'Italia è fallita. "Salvini ricomincia con le balle sovraniste sul Mes", attacca Luigi Marattin, fondatore del Partito liberaldemocratico.
    Dal M5s avanzano un sospetto: "Il governo sta provando a barattare il sì al Mes con una proroga del Pnrr, oppure con la possibilità di usarne le risorse per spese militari". Una fonte parlamentare di FdI, non di secondo piano, ammette che "il mondo è cambiato, e bisognerà fare delle valutazioni". Ma ogni ipotesi di partita doppia Mes/Pnrr viene smentita all'interno dell'esecutivo. Il tema Mes, comunque, non dovrebbe essere fra quelli (Gaza, sanità, lavoro) toccati dalle opposizioni nelle interrogazioni a Meloni al premier question time domani alla Camera. La presidente del Consiglio da mesi non si esprime sulla questione. A inizio 2024 spiegò che il 'no' dell'Aula poteva "diventare un'occasione per trasformare" quello "strumento obsoleto" in "qualcosa di più efficace".
    Di certo il governo sta trattando in Ue sugli strumenti per aumentare le spese per la difesa. "La richiesta di prestiti tramite lo strumento Safe dovrebbe essere valutata attentamente, considerando l'impatto sulle finanze pubbliche - ha sottolineato Giancarlo Giorgetti all'Ecofin -. Per questo sosteniamo l'esplorazione di ulteriori opzioni, tra cui l'utilizzo di fondi del settore privato e la possibilità di estendere il dispositivo per la ripresa e la resilienza oltre il 2026, per aumentare il margine di bilancio a disposizione degli Stati membri per rispondere all'esigenza di aumentare la spesa per la difesa".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi l’intero articolo