Si chiama Itiner-e il 'Google Maps delle vie romane' che dal pc consente un viaggio nel passato. Come il famoso portale di navigazione, indica il percorso più veloce e i tempi di percorrenza su una rete che comprende 299.171 chilometri, pari alla lunghezza complessiva della rete stradale esistente nell'Impero Romano nel 150 d.C. A darne una nuova stima, che ha calcolato 100mila chilometri in più rispetto alle precedenti, è la mappa digitale chiamata Itiner-e, presentata sulla rivista Scientific Data e frutto della ricerca internazionale guidata da Pau de Soto dell’Università Autonoma di Barcellona, alla quale ha partecipato anche l’italiana Giuseppina Renda, dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
E’ noto che i romani basassero buona parte del loro potere realizzando grandi infrastrutture, prime tra tutte le strade che garantivano la possibilità di velocizzare i movimenti delle truppe nonché favorire il commercio e le comunicazioni. Ma quantificare la precisa estensione di questa enorme rete in un impero che nel periodo di massima espansione comprendeva circa 55 milioni di persone è molto arduo perché gran parte di quelle strade sono state poi cancellate dal tempo.
Rianalizzando ora in modo sistematico dati archeologici, storici, mappe topografiche e immagini satellitari, i ricercatori hanno ricostruito la più dettagliata mappa stradale fatta finora. Una rete colossale fatta da 299.171 chilometri di strade, molto più ampia di quanto stimato finora da mappe che registravano 'appena' 188.555 chilometri, perché questa volta sono state incluse molte nuove strade identificate nella Penisola Iberica, in Grecia e in Nord Africa.
La mappa è relativa al 150 d.C. e comprende 14.769 tratti stradali, con 103.478 chilometri (34,6%) classificati come strade principali e 195.693 chilometri (65,4%) come strade secondarie ma in realtà solo il 2,7% delle strade è nota con certezza, mentre l'89,8% è meno preciso e il 7,4% è solo ipotizzato.
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2 giorni fa
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