Juve, hai visto? Dopo le "allegrate" subito la prima "spallettata": Koopmeiners difensore centrale

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Mossa a sorpresa del nuovo allenatore bianconero: squadra a tre dietro con l'olandese al fianco di Kalulu e Gatti

1 novembre 2025 (modifica alle 21:19) - CREMONA

Subito una spallettata. Alla prima sulla panchina della Juve, Luciano Spalletti si presenta con una delle sue classiche mosse a sorpresa. I bianconeri si schierano con un 3-5-2 nel quale il difensore di sinistra, al fianco di Gatti e Kalulu, è Teun Koopmeiners. Una vera e propria invenzione quella del tecnico di Certaldo, perché l’olandese, da giovanissimo, aveva iniziato la carriera da centrale difensivo, finché, a 14 anni, non fu avanzato in mezzo al campo per sfruttare “la sua intelligenza e il suo sinistro”. Parole di John van den Brom, ex allenatore di Koop nelle giovanili dell’AZ. E lì, a centrocampo o sulla trequarti, nel 3-4-2-1 di Gasperini, aveva espresso il meglio, fino a portare la Juventus a spendere 51,3 milioni per strapparlo all’Atalanta. 

koopmeiners centrale, il perché

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Una scelta “di qualità”, invece, quella alla base della “spallettata” di Cremona. “Mancando uno come Yildiz devo trovare un po' di questa qualità dentro il campo”, aveva spiegato Spalletti a pochi minuti dal fischio d’inizio a Sky, dando seguito a quel mezzo indizio che aveva dato ieri nella conferenza stampa di presentazione. “Per me è un mediano/mezzala, lo dice anche la sua storia - aveva detto il tecnico della Juve - Spesso ha giocato anche centrale di difesa e può essere anche messo lì per far iniziare bene l’azione”. Detto, fatto: a Cremona ecco subito la prima “spallettata”.

i precedenti di spalletti

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 L’ultima di una lunghissima serie, iniziata a Udine con l’idea di spostare Iaquinta dal centro dell’attacco alla fascia, nel ruolo che, poi, gli avrebbe permesso di essere tra i protagonisti dell’Italia Campione del Mondo nel 2006. Indimenticabile, poi, l’utilizzo di Totti da falso 9 alla Roma, con la conseguenza di portare il capitano giallorosso alla vittoria della Scarpa d’oro nel 2007. O quello, alle sue spalle, di Perrotta, trasformato da semplice centrocampista a pericolosissimo incursore. Fino all’avventura interista, in cui Spalletti si inventò Brozovic regista, svoltando la carriera del croato. E chissà che, dalla serata di Cremona, stesso destino non possa toccare a Koopmeiners.

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