Gudmundsson, l'uomo chiave della nuova Fiorentina: un posto alle spalle di Kean e Dzeko

4 ore fa 1

Con Edin sulla trequarti oppure rifinitore dietro le punte. Per Pioli sarà l'Islandese a rendere imprevedibile la manovra

Ilaria Masini

Collaboratore

20 luglio - 11:27 - FIRENZE

Gud, l’anarchico. L’errore sarebbe focalizzarsi su un ruolo solo e su una posizione perché Albert Gudmundsson sta all’opposto dei paletti tattici. Lo aveva capito subito Gilardino quando l’islandese è esploso al suo primo anno di Serie A con la maglia del Genoa. "Vai e gioca" era il messaggio, coraggioso e intuitivo, del Gila verso l’attaccante. Un concetto che riprende adesso Stefano Pioli, con parole diverse ma con la stessa idea di base, quando dice: "Se un giocatore è anarchico in fase offensiva va benissimo perché dà più soluzioni alla squadra". C’è da "stressare" le linee difensive arretrate, attraverso un gioco imprevedibile e fluido. Gudmundsson ha, secondo il tecnico, qualità e intelligenza per trovarsi e prendere la posizione giusta, sempre senza dimenticare la disponibilità nel lavorare per la squadra. Quello che deve fare Gud in questa stagione è determinare, proprio come ha fatto a Genova due anni fa con 16 reti e come non è riuscito a fare la scorsa stagione in viola, non solo per gli 8 gol. In realtà ha inciso a sprazzi e ha un rapporto gol/minuti giocati alto, però è stato altalenante nel rendimento e non si è consacrato a Firenze, anche a causa di diversi infortuni che non gli hanno mai garantito la perfetta condizione fisica. Può farlo adesso con Pioli in panchina. È un rapporto, fra loro, che sembra subito sbocciato.

Promessa e segreti

—  

L’islandese trova il suo posizionamento ideale dietro la punta, da solo o in coppia. Comunque sulla trequarti. Può stare perfino più arretrato, a centrocampo, come mezzala di qualità. Sarà una Fiorentina con uno stile di gioco molto chiaro. È la promessa che ha fatto Pioli ai suoi giocatori. C’è anche una conversazione privata fra Gud e Pioli che rimane segreta, ma che certamente ha soddisfatto entrambi. Abbracci e sorrisi raccontano di un feeling che può far nascere una grande stagione. Avrà ancora la maglia numero 10 sulle spalle per far volare i suoi sogni. Come quelli che aveva fin da bambino e raccontati alla perfezione dalla Fiorentina attraverso una foto postata sui social.

I 3 insieme

—  

Il tecnico ripete: "Più c’è qualità, più siamo imprevedibili e più possiamo far male agli avversari". Ecco perché l’allenatore prova pure Gud-Dzeko-Kean, tutti e 3 insieme. Proprio come ieri nell’allenamento del pomeriggio in un’esercitazione a campo ridotto. Il centrocampo in questo modo dovrebbe avere grande fisicità, però queste sono riflessioni del tecnico quando andrà a fare le proprie richieste sul mercato. Può interagire bene o alternarsi anche con Jacopo Fazzini che ha già detto di voler rubare qualche segreto al suo compagno di squadra più esperto e con il sorriso ritrovato. Albert è stato riscattato dal Genoa lo scorso 24 giugno ed è stata una permanenza in viola fortemente voluta dal tecnico che non voleva rinunciare a un elemento di alta qualità, così come l’attaccante non voleva interrompere il suo percorso a Firenze senza aver fatto vedere chi sia il vero Gud. Ora può farlo.

Leggi l’intero articolo