Dei virus intestinali decidono se ci ammaliamo o restiamo sani

12 ore fa 3
I virus intestinali che decidono se ci ammaliamo o restiamo sani

Trilioni di batteriofagi controllano il nostro sistema digestivo e potrebbero diventare farmaci di precisione contro tumori e malattie croniche. I risultati di uno studio

Eugenio Spagnuolo

19 luglio - 16:09 - MILANO

Non li vediamo, non li sentiamo, eppure sono trilioni e abitano il nostro intestino. Più numerosi dei batteri, i virus intestinali sono tutt'altro che nemici. Anzi, potrebbero essere nostri sofisticati alleati nella lotta contro malattie croniche e tumori. Ma quando il loro equilibrio si spezza, anche noi ci ammaliamo. È la scoperta che emerge da una ricerca appena pubblicata su Precision Clinical Medicine, in cui scienziati dell'Università cinese di Sun Yat-sen hanno analizzato centinaia di studi per mappare il viroma intestinale, un ecosistema che, pur rappresentando appena lo 0,1 per cento della popolazione microbica dell'intestino, sembra funzionare come una centrale di controllo dell'intero sistema digestivo. 

GettyImages-2195556201

I Virus intestinali buoni

—  

La maggior parte di questi virus sono batteriofagi, specializzati nel colpire esclusivamente i batteri. Qui si nasconde il primo paradosso: i virus che temevamo come portatori di malattie, nell'intestino possono anche fungere da controllori del traffico batterico. "Il viroma intestinale gioca un ruolo fondamentale nel modulare l'efficacia di terapie come il trapianto di microbiota fecale, la terapia con fagi, gli interventi dietetici e i probiotici" spiegano i ricercatori.

Quando il team ha confrontato i profili virali di persone sane con quelli di pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali, ha infatti scoperto che alcune famiglie di virus proliferano in modo eccessivo, altre quasi scompaiono. Nei malati di tumore del colon-retto, per esempio, i virus che prendono di mira i batteri legati alla malattia si moltiplicano rapidamente. Il meccanismo è sottile: alcuni virus scatenano infiammazioni che danneggiano i tessuti intestinali, mentre altri mantengono l'equilibrio che ci protegge. Certi batteriofagi attivano le cellule immunitarie, provocando il rilascio di proteine infiammatorie che possono peggiorare i sintomi delle malattie.

Un sistema in evoluzione 

—  

Il nostro ecosistema virale non resta mai uguale a se stesso: dalla nascita alla vecchiaia attraversa trasformazioni importanti. Geografia e stile di vita hanno il loro peso: chi vive in aree rurali e segue diete ricche di fibre avrà un viroma più diversificato rispetto a chi abita in città e consuma cibi ad alto contenuto di grassi e zuccheri. e l'invecchiamento porta specifici cambiamenti virali che potrebbero contribuire ai problemi di salute legati all'età.

Terapie e diete 

—  

La parte più promettente dello studio riguarda le applicazioni terapeutiche. Il trapianto di microbiota fecale sembra funzionare in parte proprio grazie ai virus che viaggiano insieme ai batteri. E i ricercatori stanno sviluppando terapie mirate che usano virus specifici per eliminare batteri dannosi preservando quelli benefici, a differenza degli antibiotici, che distruggono intere comunità microbiche.

Nei primi studi preclinici, per esempio si è scoperto che un cocktail mirato di fagi contro i batteri E. coli ha ridotto significativamente questi microbi dannosi in alcune cavie da laboratorio, potenziando al contempo i batteri benefici e riducendo i marcatori infiammatori. 

Alcuni integratori alimentari commerciali incorporano già ingredienti a base di fagi, come i prebiotici fagici, per supportare la flora intestinale sana. E anche gli interventi dietetici stanno assumendo una connotazione virale. I ricercatori sostengono che diete ricche di fibre promuovono alcuni tipi di virus che potrebbero spiegare i benefici per la salute derivanti da un'alimentazione dove non mancano frutta e verdura. Così come le proteine del siero del latte sembrano ridurre l'infiammazione intestinale, influenzando le interazioni virus-batteri.

Ma altre scoperte sono all'orizzonte: la medicina sta passando dalla visione dei virus come semplici minacce a riconoscerli come sofisticati strumenti biologici. E se adeguatamente comprese e sfruttate, queste entità microscopiche in un futuro non lontano potrebbero cambiare il modo in cui preveniamo e curiamo le malattie.

Leggi l’intero articolo