
Nuove voci su Hakan. I nerazzurri non si fidano dopo il flirt con il Galatasaray, ma intanto si cautelano con lo svizzero: è lui il preferito se parte il turco
Non finisce più, questa storia. Ma l’Inter è pronta, non si arriva al 20 luglio senza avere un piano d’azione dettagliato. E allora: se quella tra Calhanoglu e il Fenerbahce si tramuterà davvero in una trattativa e non resterà appesa in aria come avvenuto con il Galatasaray, il club nerazzurro si getterà con forza su Granit Xhaka. È lui il profilo individuato per far coppia con Nicolò Barella nel centrocampo a due che ha in testa Cristian Chivu, come già raccontato alla fine della scorsa settimana dalla Gazzetta. È lui il primo nome da tener presente. Non l’unico, ma certamente il preferito.
situazione
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Tutto è nelle mani di Calhanoglu, va detto. A Istanbul nelle ultime ore sono letteralmente esplose le voci di un forte interesse nei suoi confronti della squadra di Mourinho, ovvero i rivali più acerrimi del Galatasaray che a lungo ha (virtualmente) flirtato con Calha, o quantomeno con l’idea di Calha. Adesso il centrocampista dell’Inter è entrato nel mirino del presidente Ali Koc. Attenzione a un dettaglio: siamo in clima di campagna elettorale, a settembre c’è l’elezione del nuovo presidente del Fenerbahce, logico che il nome di Hakan in qualche modo sposti l’attenzione (e magari pure qualche preferenza). Presto però si capirà se anche stavolta ci si fermerà alle voci o se invece si entrerà nel vivo di una trattativa. A Istanbul sono convinti di molte cose. La prima: una videochiamata che ci sarebbe stata tra Koc e il presidente Marotta, mai esistita. La seconda: Calhanoglu avrebbe parlato con l’Inter per chiedere di abbassare il prezzo di vendita. Mai avvenuto neppure questo, almeno a ieri sera. Ultima cosa: domani sarebbe il giorno indicato per l’accelerazione definitiva con un’offerta all’Inter. E su questo punto non resta che aspettare. In fondo, è quel che sta facendo l’Inter. Il prezzo di Calhanoglu non è mai cambiato: 30 milioni di partenza, con la concreta sensazione che a 25 la trattativa in uscita si potrebbe chiudere davvero. Ma a quei 25 milioni il Fenerbahce deve arrivare. Perché non è questo l’anno in cui l’Inter sarebbe disposta eventualmente a venire incontro al suo giocatore per trattare un prezzo d’uscita: Hakan ha un contratto fino al 2027, semmai nel 2026 i nerazzurri potrebbero pensare di concedere al centrocampista una via d’uscita privilegiata. Quel che pure va raccontato, in questa storia, è un altro passaggio: nella giornata di ieri l’Inter ha avuto un contatto con Gordon Stipic, procuratore di Calhanoglu, che però non ha regalato certezze sull’arrivo di un’offerta per il suo assistito, alimentando dunque i soliti dubbi. A Istanbul sono convinti, infine, che un elemento chiave della trattativa possa essere José Mourinho, già risultato decisivo nella trattativa che ha portato l’esterno mancino Brown in Turchia a svantaggio del Milan.
granit su tutti
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L’Inter è tra l’infastidito e il sorpreso, intorno a queste nuove voci. Ma il club nerazzurro non si fa trovare impreparato. Tanto è che vero che i dirigenti hanno già preso contatti con il possibile successore del turco. Siamo ai primi passi, del resto non può essere altrimenti visto lo stato dell’arte intorno ad Hakan. Il nome che hanno in testa è quello di Xhaka, 32enne del Bayer Leverkusen. Lo svizzero non è convinto di accettare la proposta del Neom, club arabo, per motivi familiari. E al momento non sta decollando neppure la proposta del Sunderland, che avrebbe pronti 8 milioni di sterline per il cartellino del centrocampista. L’Inter si è informata, attraverso l’aiuto di un mediatore. E avrebbe trovato terreno fertile. Attenzione alle tempistiche, che rischiano di essere decisive: Xhaka, del resto, non aspetta in eterno. E anzi, in Germania c’è chi dice che lo svizzero stia seriamente prendendo in considerazione anche l’idea di restare in Germania. Alternative possibili? Ederson, in considerazione della trattativa in piedi per Lookman, va tolto dal mazzo. Non convince troppo Palhinha del Bayern, in Italia non ci sono molti profili avvicinabili. Non fosse infortunato e out per tutta l’estate, non sarebbe sbagliato tornare ad accostare all’Inter Mateo Kovacic, da sempre un pallino del d.s. Ausilio, che peraltro l’ha sentito nei giorni dell’affare Sucic. Ecco, proprio il 21enne è considerato un titolare vero su cui puntare. E anche questo andrebbe/andrà tenuto in considerazione in caso di addio di Calhanoglu. Che tra martedì e mercoledì è atteso a Milano per tornare ad allenarsi. In ogni caso, saranno giorni caldi.